
Rieccomi, Miriam mi ha trovato in un profondo stato di frustrazione, mi ha fatto una ramanzina... una di quelle delle sue,insomma me ne ha dette di tutti i colori, ci siamo mandate molto animatamente ai nostri paesi! Compreso di colpi di cuscino! Poi mano al cellulare e ha organizzato un'uscita con amici. Mi ha invitata molto "delicatamente" a prepararmi, non vuole vedermi a casa da sola. Essendo stata molto convincente (mi ha preso per stupida e altro ancora), ho deciso di assecondarla. E' un peperino, ma ha ragione! Che faccio a casa da sola, meglio uscire un pò, forse la compagnia degli amici aiuterà a risollevarmi. Allora, faccio una doccia, ho bisogno di sentire l'acqua scorrere su di me, come a levarmi di dosso l'amarezza, a far scivolare il pianto sul mio viso che ancora riesco a stento a trattenere; le mie lacrime si uniscono all'acqua e mi scivolano addosso, sono cocenti, l'acqua non riesce a raffredarle,e scivolano giù. Inclino il capo indietro, come a volere quell'acqua fresca affinchè raffreddi il mio viso percorso dalle lacrime. Indosso l'accappatoio, è di un bel colore azzurro, mi accoglie ancora fresca e profumata e sembra stringermi in un abbraccio morbido e confortevole. Asciugamano a raccogliere i capelli come in un turbante, e ora?? Non mi sento proprio di uscire... Manifesto la mia intenzione a Miriam, come non detto... è meglio che mi sbrighi, è infuriata! Allora mi asciugo velocemente, indosso la mia lingerie, quella che ho comperato recentemente, una culotte molto bella di seta bianca adornata di ricami floreali celeste e rosa così come il reggiseno, che raccoglie delicatamente il mio petto. Indosso un leggero completo di lino bianco, i pantaloni aderiscono perfettamente ai miei fianchi e scivolano giù sulle mie gambe in maniera armoniosa, un top nero metallizzato lascia affiorare i miei seni in maniera discreta.Trucco leggero, un filo di rossetto,spazzolata ai capelli, qualche goccia di profumo: uno dei miei preferiti,Anais Anais. Ecco sono pronta, forse è vero, Miriam ha ragione, meglio che esca. Ci ritroviamo al solito pub con i nostri amici, c'è anche Francesco, mi viene incontro, percepisce subito il mio malessere ma non mi chiede niente di più, è molto discreto, ci accomodiamo ai tavoli e cominciamo a parlare di un pò di tutto, poi mi chiede di ballare: è una delle mie canzoni preferite, neanche lo sapessero al pub, The Cure di Lullaby! Mi piace sentire il contatto del suo corpo, le sue mani sui mie fianchi; mi abbandono con la testa sulla sua spalla, sento il bisogno di tenerezze e lui lo capisce, mi sussurra all orecchio parole dolci, discrete, che mi fanno star meglio, che allontanano la mia malinconia. Apprezza il mio profumo, lo trova adatto a me, dice "è fresco, delicatamente profumato, come sei tu Gioia". Lo guardo, alzo il viso verso di lui e le nostre labbra si ritrovano unite: non mi allontano, era come se lo aspettassi quel bacio! A quello ne seguirono altri, sempre caldi, teneri. Non erano violenti e pieni di rabbia come quelli avuti nel mio triste passato, erano dolci i baci di Francesco, ed io mi lasciavo andare a queste tenere effusioni. Mi accorsi che Miriam mi guardava sott'occhio compiaciuta, non ammiccava, era felice per me.Che dolce Miriam!
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