
Alla fine ci ritrovammo abbracciati l'un l'altro, un leggero velo di sudore sui nostri corpi, restò ancora un pò su di me, dentro di me, e mi guardava come fossi un angelo, sul suo volto traspariva tutta la sua felicità, il suo sguardo mi trasmetteva tutto il suo amore; si sollevò da me baciandomi ancora una volta sulle labbra, le mie braccia si disciolsero dall'abbraccio che mi aveva reso sua, si accostò al mio fianco, mi piaceva sentire ancora il contatto del suo corpo con il mio. Lui passava le sue dita fra i miei capelli, sul mio viso, silenziosamente, continuava ad accarezzarmi il seno, la sua mano sfiorava il mio ventre scivolava giù sino al mio pube, poi si avvicinò, chinò il capo e lo baciò. Poggiò delicatamente il suo viso su di esso, potevo sentire il calore del suo respiro, le mie mani sfioravano i suoi capelli come a volerlo accompagnare in questi gesti che mi procuravano un'emozione fortissima. Indugiò ancora un pò carezzandomi le cosce, sfiorava con le sue labbra i miei seni e si fermò sulle mie labbra, sussurrandomi ancora una volta "sei mia, solo mia per sempre" baciandomi dolcemente. Sei mia, solo mia per sempre... una frase che Giuseppe aveva scolpito nel suo cervello e tatuato idealmente sulla mia pelle. Sembrano solo parole, ma nel mio caso erano come se avessi stipulato un contratto, scritto con inchiostro indelebile, e rispecchiavano esattamente il loro significato. Il suo amore era possessivo, protettivo, ossessivo, ma anche dolce, passionale, intenso... ma è stato ed è sempre vero amore. Io non ero da meno, la mia vita ruotava attorno a lui, lui era davvero parte di me... e non è una frase fatta! Io me lo sentivo dentro, amore di bambina, penserete, ricerca riflessa della figura paterna, un padre che adoravo, fascino per un uomo maturo sensuale... insomma il mio era un amore immenso, viscerale, verso Giuseppe.