giovedì 31 luglio 2008

Notte sotto le stelle...

Che serata ieri! Un'esperienza fantastica. Adesso vi racconto cosa ho vissuto ieri sera...serata di arrivederci con amici, cena e bagno notturno a mare; fa molto caldo e allora abbiamo programmato questo per completare la serata. Miriam ed io non stavamo nella pelle per l'idea, si è vero, io sono pazzerella, ma lei forse mi batte per idee eccentriche. Al solito non sapevamo cosa indossare, prove e riprove dei vari vestiti, non ci andava nulla bene! Finalmente ci siamo decise... lei un bel completo di pantaloni celesti e top bianco con leggeri ricami azzurri, che le facevano risaltare il colore dorato dei suoi capelli e che le donava molto, sandaletti bianchi ,come al solito con il tacco...sennò Miriam non si vede tra gli amici! Mentre scrivo sorrido ,lei ci tiene molto ad essere "alta"... ma con i tacchi! Io invece ho indossato un vestito color verde mare, con una bella scollatura sul seno, molto fresco e leggero, che fasciava benissimo il mio corpo, sembrava fatto apposta per me. Sandaletti dorati, una bella spazzolata ai capelli, trucco leggero, una guardata allo specchio...."Uhm come sono sexi stasera!". Costume in borsa ,io ho preferito un due pezzi verde con filini metallizzati sul reggiseno, Miriam quello rosso e nero senza bretelline. Pronte! Eravamo eccitate al pensiero di una serata con finale notturno al mare, compreso di bagno naturalmente! Gli amici ci aspettavano già al ristorante, erano euforici anche loro. Francesco mi ha accolta con un caldo abbraccio un bacio sulla labbra, dolce come solo lui sa darlo, mi ha fatto tanti complimenti, mi guarda come se non volesse sciuparmi, ho questa sensazione; nei suoi occhi si può percepire una grandissima ammirazione nei miei riguardi, manifestate sempre in modo delicato e discreto. Mi ha offerto una bella rosa di un colore tenue, che caro che è Francesco! La cena è trascorsa fra risate spontanee scaturite da barzellette incomprensibili degli amici, che si ostinano a raccontarle e non sai mai se ridere o piangere! Si discuteva del posto dove andare a fare il bagno, chi diceva un luogo, chi un altro... ed io pensavo "guarda che non se ne fa nulla con tutti questi programmi !Faranno fare mattino se continuano a discutersela". Finalmente giungiamo ad un accordo,si andrà alla solita spiaggia!! E' quasi notte quando arriviamo alla meta, tanto agognata, camminiamo molto prudentemente sulla spiaggia, è buio, non si vede quasi nulla, stendiamo i nostri teli da mare e via, a naso all'insù a guardare il cielo. E' una notte stellata bellissima, la luna risplende nel cielo, è luminosa, sembra un faro nel cielo notturno dove lei è la regina, la sua luce argentata disegna come una stradina sull'acqua del mare che sembra indicare la strada della felicità. Il mare è calmo, le onde arrivano piano sulla battigia, si infrangono dolcemente come a non voler disturbare questa meravigliosa notte fatata, fatta di stelle, di luna e di noi che stiamo lì ad ammirare queste bellezze notturne che solo madre natura ci può offrire. Ogni coppia piano piano scompare, ho pensato, "si sono dileguati" ... Francesco ed io restiamo da soli, siamo sdraiati sui nostri teli, parliamo del più e del meno, poi decidiamo di fare il bagno: siamo venuti apposta! Cerco Miriam, gli altri ,niente... tutti scomparsi! E allora via, un bel tuffo a mare! L'acqua stranamente è calda, Francesco fa un paio di bracciate, io non mi allontano, ci divertiamo a spruzzarci con l'acqua, poi si avvicina e mi bacia. Un bacio bello, diverso dai soliti discreti e delicati, racchiudeva molta passione... e a questo ne seguirono altri . Uscimmo ancora baciandoci dall'acqua, le nostre labbra non smettevano di cercarsi, ci siamo distesi sui teli non curanti di asciugarci dopo il bagno. Francesco continuava a sussurrarmi parole d'amore, mi accarezzava e delicatamente cominciava a spogliarmi del costume. Io lo baciavo, mi sentivo attratta, mi piacevano le sue mani che mi cercavano con... passione. La sua bocca sul mio corpo, mi baciava, le sue labbra indugiavano sui miei seni, le mie mani fra i suoi capelli sembravano dirigere la direzione del desiderio dei suoi baci. Lui non si fermava, la sua lingua scendeva giù sul mio ventre, giocava con i miei capezzoli e scendeva giù ricoprendomi di baci. Le mie mani su di lui.. lo cercavo con la mia bocca, lui mi offriva le sue calde labbra e i nostri corpi rotolavano sulla sabbia. A tratti qualche schizzo d' acqua ci bagnava, sembrava si divertisse a distoglierci da quei momenti di vera passione. Eppure era come se nulla ci potesse distogliere, eravamo solo noi, la luna e il mare i nostri complici in amore. Non smettavamo di cercarci, la sua bocca mi desiderava,voleva nutrirsi di me ed io di lui. Le mie labbra sfioravano la sua pelle che sapeva di mare, la mia lingua ne assaporava la salinità; lo mordicchiavo sui capezzoli, le mia labbra scendevano sempre più giù... la mia bocca voleva essere piena di lui, volevo saziarmi... del suo sesso. Sentivo su di me la sua lingua che scendeva sempre più giù, le mie gambe si aprivano per ricevere la sua voglia di passione,la sua lingua non si fermava procurandomi un piacere infinito. Sentivo il suo sesso fremere fra le mie mani che lo accarezzavano. La mia bocca e la mia lingua completavano il gioco d' amore che le mani avevano iniziato. La luna quasi timidamente illuminava questo amplesso d'amore e guardava indiscreta ma felice, era la testimone di un nuovo amore? Francesco si sdraiò ed io mi poggiai su di lui. Lo baciavo sul petto, lui raccoglieva i miei seni fra le mani e li stringeva delicatamente, a tratti sollevava la testa e mi mordeva i capezzoli. Io su di lui , ne coglievo tutto l'ardore, lo sentivo ... tutto dentro di me! Le mie mani si poggiavano sul suo petto, lui mi teneva i fianchi e mi spingeva su e giù in un ritmo d'amore incalzante. Francesco mi sussurrava parole d'amore, mi ripeteva "ti amo "ed io su di lui non mi fermavo, volevo raccogliere ogni attimo di passione e gridare di piacere come da tanto desideravo fare. I nostri gemiti si diffondevano nell'aria della notte e davano voce alla spiaggia deserta. Le prime luci dell'alba ci trovarono uno abbracciati all'altro, eravamo un pò stanchi, ma quella stanchezza bella, che ti fa stare bene perchè arrivata dopo una notte di sesso e passione. Le nostre labbra si incontrarono ancora, e lui mi ripeteva "come sei bella, amore mio, sembri una stella caduta dal cielo stanotte per venire fra le mie braccia, perchè io ti possa amare per sempre". Questa notte io ho dimenticato fra le sue braccia tutti i miei affanni, eravamo solo io e lui. Grazie Francesco, ti avvicini sempre più al mio cuore che sembrava addormentato. Un bacio sulle labbra.

mercoledì 30 luglio 2008

Ninna nanna d'amore

E' notte fonda, non ho sonno, pensavo che mi sarei addormentata presto mi sentivo davvero stanca... e invece eccomi quì! Sveglia e attiva come fosse mezzogiorno, sembro fatta davvero al contrario, più sono stanca e meno sonno ho. Sono a letto, un accenno di pigiama riveste il mio corpo, culotte celesti con fiori delicatamente in tinta e maglietta leggera che fa trasparire i miei capezzoli sotto la leggera trasparenza di pizzo bianco, i miei capelli sciolti sulle spalle si divertono ad infiltrarsi fra i miei seni, come a voler goderne solo loro, e si adagiano delicatamente come su un soffice cuscino. Miss Gangh, la mia gattina, dorme serenamente, non mi muovo nemmeno un pò, non voglio svegliarla. Ascolto, quasi sotto voce, il Notturno di Chopin, dolci note che si diffondono delicatamente nella mia camera; le luci della strada filtrano attaverso la mia finestra e il rumore del poco traffico notturno mi fa compagnia. Questa sera ho sentito L., mi telefona sempre più spesso,ormai sta diventando quasi un appuntamento serale fra noi. Siamo stati a lungo a parlare, quando lo sento mi dimentico anche che siamo distanti migliaia di km. Lo sento così vicino a me che sembra quasi che, da un momento all'altro, mi dica "aprimi la porta che sono già quì!". Mi ha parlato della mansioni che sta svolgendo a favore di questo popolo martoriato dalla guerra e dalla violenza dei gruppi di rivolta interni , che sottopongono la popolazione e anche queste forze di pace, che sono là per cercare di dare un aiuto, a continui rischi per la loro vita. Mi ha parlato della miseria che regna sovrana fra la popolazione. Mi diceva che hanno distribuito ai bambini matite colorate e libri. Mi descriveva la gioia dei bambini, vittime innocenti, di violenza. Paragonava la felicità che hanno questi bambini, che non hanno nulla, nemmeno le scarpe ai piedi a volte, per cose cosi' semplici rispetto all'incontentabilità dei nostri che hanno tutto e non sono mai contenti. A volte L. si interrompeva e mi diceva "ti mando un bacio sulle labbra" ed io lo sigillavo con un "si amore mio, vita mia". Tra una frase e l'altra sempre più spesso mi diceva "mi manchi, non vedo l'ora di riabbracciarti e di baciarti". Mi farò cullare da queste dolci frasi come da una ninna nanna d'amore, mi addormenterò serena, come se vicino a me stasera ci fosse lui, lo accarezzerò, bacerò le sue labbra, gli sussererò ti amo e ancora una volta sognerò di averlo vicino a me. Un bacio amore mio, vita mia.

lunedì 28 luglio 2008

Una carezza da lontano

Rieccomi! Oggi mattinata pesante, ma tutto sommato, siccome il mio lavoro mi piace, meglio così: mi tiene impegnata ed acquisisco esperienza lavorativa. Oggi il tempo è discreto, fa anche caldo. Ho indossato un completo di pantaloni e giacca di lino fresco color ocra, una camicetta di una tinta molto delicata che si accoppiava perfettamente, il tutto guarnito ...da occhi discretamente compiaciuti in azienda. Oggi ho sentito L., è ancora in missione, mi ha raccontato un pò della vita che sta facendo, sempre piena di rischi. Presto anche lui tornerà in Italia, mi ha detto che vuole vedermi, che vuole chiarire tante cose, che non vede l'ora di ritornare e mi ha mandato un bacio e una carezza. Io la sento sul mio viso e mi accarezzo la guancia come a voler coglierne il calore. Un bacio a te, amore mio, vita mia. Sabato sera sono stata a cena fuori con gli amici e naturalmente anche con Francesco. E' stata una bella cena a base di pesce, tutto ottimo anche la presentazione dei piatti, decorati con verdure locali, che davano un bell'aspetto alle pietanze. Mentre chiaccheravamo tra noi, Francesco mi teneva teneramente la mano ed ogni tanto mi dava un tenero bacio sulle labbra. Poi ci ha invitato a casa sua. Come è ordinata la sua casa! Tutto in ordine, lui sicuramente il letto la notte lo trova, non è come me! Insomma a parte questa nota di invidia per l'ordine di casa sua, Francesco ci ha servito degli ottimi drink ... ci sà fare sapete, non sembra, ma è un bravo barman! Sempre galante e dolce con me, ci siamo seduti sul divano, abbiamo ascoltato della musica e discusso con gli amici. Si è scherzato, alcuni hanno raccontato delle scontate barzellette da risate non sempre spontanee, altri esperienze personali... insomma abbiamo fatto tardi. Fuori il tempo non prometteva nulla di buono, e allora via, di corsa a casa. Sorrido mentre scrivo, sapete perchè? A volte penso che sarebbe bello se potessi portare un pò di nuvoloni neri carichi di pioggia giù sotto alla mia Sicilia, dove per adesso la terra è bruciata dal sole mentre invece quì "piove sul bagnato!". Per il clima non esiste proprio la "par condicio!"... Pazienza, continuerà a chiamarsi la terra baciata e "bruciata"dal sole. Tra pochi giorni ritorno a casa, rivedrò i miei e soprattutto potrò stare vicino mio padre. Ormai ogni giorno è prezioso e gli starò vicino come posso, sarà per lui una gioia e per me un infinito strazio, ma colmo di amore, che dovrò mascherare accuratamente per poter dargli un pò di serenità ed allegria. Già penso cosa dirà a mamma : "a nica torna a casa" (la piccola ritorna a casa) e sicuramente mi starà già aspettando con ansia. La sua piccola Gioia, che non vede l'ora di baciarlo sugli occhi e sulla fronte e di raccontargli della sua nuova esperienza. Lui sarà lì, lo sò, ad ascoltarmi come sempre interessato ed entusiasta. Ma sò che forse sarà anche una delle ultime volte che lo potrà fare... Un bacio Papà mio.

sabato 26 luglio 2008

Un abbraccio... una carezza

Oggi giornata uggiosa, non riesco ancora ad abituarmi a quasto clima così variabile, ad un caldo umido, che ti si appiccica addosso. E' un clima diverso di quello della mia Sicilia, lì almeno il caldo è secco e raramente afoso, insomma è "caldo e basta!" Stamattina ho lavorato, al ritorno a casa la mia Miss e Miriam mi aspettavano, le ho trovate che giocavano."AH! bene" ho detto loro,"ed io lavoro vero??!" Meno male che ho loro, sono la mia... gioia. Metto un pò di musica, ma non di quella che mi rasserena, no, ho bisogno di musica che mi stordisca... come mai penserete?? Eh si! oggi ho ricevuto una telefonata di quelle che speravo non ricevere mai più.Ha telefonato G.si Proprio lui! Il mio ex fidanzato. Ormai da molto tempo mi ero sforzata di accantonarlo in un angolo remoto del mio cervello,messo lì non solo per dimenticarlo, ma per non ricadere di nuovo nella sua rete. Quando ho sentito la sua voce...potete immaginare cosa io abbia provato. Sul momento volevo chiudergli il telefono in faccia, si! Poi no, ho pensato "devo affrontarlo", anche se il mio cuore batteva come impazzito. G. è stato calmo, parlava in un modo composto, non alterava minimamente la sua voce, mi chiedeva come stessi nella nuova residenza ,del mio lavoro, dei miei studi, ed io mi sforzavo di rispondergli pacatamente, non dovevo lasciar trasparire nessuna emozione a ttraverso la mia voce. Mentre lui parlava, i miei ricordi con lui, anche i più reconditi, affioravano, mi attanagliavano il pensiero, erano un misto di rabbia e odio. Mi bruciano ancora i suoi schiaffi sul mio viso. Ma poi è subentrata la mia razionalità in quei momenti, non ho lasciato trasparire questi infimi sentimenti. Ci siamo salutati cordialmente,come se nulla fosse. Mi sono ritrovata stanca alla fine, spossata, lo raccontavo a Miriam e lei sempre di spirito battagliero non vi dico cosa dicesse contro di G. Irripetibili epiteti si scagliavano contro di lui, che trovavano anche il mio consenso. Adesso sono sola in questo momento, penso all'episodio, mi sento triste, i brutti ricordi mi affiorano in mente in continuazione. Come vorrei anche solo un'abbraccio, una carezza di chi mi vuol bene senza farmi soffrire. E il mio pensiero corre verso Francesco, così calmo, dolce, paziente, mi fa sentire protetta. Vorrei che mi abbracciasse, che mi accarezzasse i capelli come sà fare lui, per sentirmi amata a riempire il vuoto di questa mia solitudine che a volte mi mette i brividi addosso. Non brividi di piacere, ma di paura. Vorrei che mi baciasse dolcemente, come spesso fa lui, anche senza chiedere nulla in cambio, solo per un mio sorriso.

venerdì 25 luglio 2008

Un velo sul mio viso

Buon giorno, giorno. Il mio saluto è sempre questo per un nuovo giorno che si affaccia alla mia vita: mi sono alzata prestissimo stamattina, ho una giornata piena di lavoro, il cielo è appena rischiarato da una debole luce mattutina che non riesce a filtrare oltre le tende della mia finestra. Miss, la mia gattina, compagna fedele della mia solitudine,dorme beata. Lei non ha appuntamenti di lavoro, nè problemi d'amore; sonnecchia ai miei piedi. Il bel livido sul mio ginocchio spicca sovrano, bel contrasto di colore con l'abbronzatura delle mie gambe. I miei capelli scivolano disordinatamente sulle mie spalle e sui mie seni, che affiorano dalla scollatura ampia della mia camicia da notte, ma non mi danno fastidio, anzi, quel leggero senso di calore che mi procurano mi fa piacere come se mi facessero da morbido scialle; quì riesce a far freddo anche a Luglio! Ieri Francesco è venuto a trovarmi, appena uscito dall'ufficio, non è stata per me una sorpresa, me lo aveva preannunziato. Al solito vestito da "impeccabile bancario ", elegante e sobrio in un abito di lino chiaro, si è presentato a me con un delicato bouchet di fiori dai toni chiari dove spiccava un unica rosa rossa al centro. Mi ha baciata dolcemente sulle labbra e mi ha accarezzato i capelli come fa lui, con un gesto di affetto. Mentre mi accingevo a sistemare i fiori in un portafiori "di fortuna", gli raccontavo della mia giornata, di cosa avevo fatto, quando all'improvviso Francesco da dietro le spalle mi abbracciò, cingendomi le spalle e mi disse in modo appena sussurrato..."io ti amo" e mi baciò sul collo. Io per un attimo rimasi ferma, poi ripresi a sistemare i fiori nell'acqua, allora mi mi girai verso di lui e guardandomi dolcemente continuò con un "io ti amo Gioia, il mio è amore per te" e mi baciò sulle labbra. Francesco, forse, si aspettava che io lo controricambiassi, ma non ce l'ho fatta, le parole non riuscivano ad uscire dalla mia bocca. Io lo sò cosa si prova a dire "io ti amo " e non sentirsi ridire "anche io amore mio ti amo". E' la solitudine interiore di chi ama da solo, e stavolta sono io che non rispondo, che mi celo dietro un velo sul viso, come a nascondermi grottescamente con un velato rifiuto a chi mi offre il suo cuore, a chi mi offre la sua mano per percorrere insieme un nuovo cammino e lasciarmi indietro per sempre il mio sogno d'amore. Lo sò posso sembrare insensibile, folle, ma ora sono io che dò un "calcio all'amore", che non tendo la mia mano a chi mi vuol far dimenticare tutto fra le sue braccia. Ma Francesco questo lo sà, lui non chiede nulla di più, se vorrà saprà aspettare. Lui mi dice che sono "un'emozione bella e affascinante" e che vorrebbe che "la stella più luminosa del firmamento scendesse giù fino a me solo per baciarmi". Mi chiama amorevolmente "pasticcio mio". Mi ama lo stesso così come sono: confusa ,distratta e dolcissimamente incontrollabile. Non gli importa se la mia testolina a volte, quando sono con lui è lontana, e sà anche dove, vorrebbe per me che un giorno io fossi la persona più felice del mondo. Un bacio sulle labbra Francesco.

mercoledì 23 luglio 2008

Le ali spezzate

Rieccomi, un nuovo giorno, fa fresco stamattina, troppo! Per fortuna c'è anche un pò di sole a mitigare il clima. Il ginocchio mi fa ancora male, è gonfio, la ferita si sta rimarginando... ma che livido! Passerà, niente di grave in fondo. La mia musica è già con me, mi trastullo a letto più del solito, come sempre la mia stanza è un disastro. Miss, la mia gattina, non riceve: anche lei in malattia, si crogiuola ai miei piedi ed io la stuzzico un pò muovendoli. Lei mi guarda come infastidita: non disturbate la mia Miss! La mia camicina da notte sembra aver fatto la lotta con il mio corpo, o forse si diverte ad abbracciarmi visto com'è aggrovigliata a me. Ieri sera ho sentito un amico. Io lo chiamo "romanticone", perchè lo è, un caro ragazzo che svolge un lavoro di responsabilità dove non può proprio distrarsi. In questo periodo fa le notti, è stremato ma da buon lavoratore resiste. In questo momento le note della canzone "a te" di Jovanotti riempiono la mia stanza; ed io gli dedico questa canzone. Si, proprio a lui, che è così caro, dolce, ma che confonde una cara amicizia con qualcosa di più. Lui sicuramente merita quel "qualcosa in più", sà cos'è l'amore, quello vero, che ti fa star male ma che è come l'aria che respiri. A volte sai che ti uccide, ma non puoi far a meno di respirare. Io glielo dico sempre "tu meriti di essere amato, è così facile amarti, non rincorrere un sogno, non meriti di soffrire, troverai chi ti apprezzerà per quello che sei... un ragazzo dolce e romantico". Perchè quel "sogno" che rincorri, che vorresti amare, voleva volare in alto lontano e contro tutti e tutto, per vivere la sua vita con il SUO sogno d'amore... ma poi lei, il tuo sogno, è caduta giù, le hanno spezzato le ali e non riesce ancora a rimarginare le sue ferite. Resta sempre te stesso, sei meraviglioso. Un bacio Mirko.

lunedì 21 luglio 2008

Una giornata al mare

Buongiorno, giorno. Anche oggi saluto così un nuovo giorno perchè spero sempre mi sorrida e mi faccia andare avanti nella mia nuova strada. Ieri bella giornata, almeno in parte, di mattina sono stata al mare, ho indossato un bel costume color verde smeraldo con filini dorati sul seno, mi sta veramente bene, è un colore che amo e che risalta i miei occhi chiari. Copricostume bianco e sandaletti in tinta con il costume, come dico io ...bellina! Non voglio farmi troppi complimenti, poi mi monto la testa. A mare abbiamo incontrato gli amici, la località balneare dove siamo stati è molto nota, ha davvero una ... sabbia d'oro. Il mare calmo, bello, l'acqua calda che invogliava a fare più di un bagno. Naturalmente c'era anche Francesco, mi ha fatto tanti complimenti; io gli dicevo: "basta, guarda che ci credo". Lui sorrideva divertito, mi accarezzava i capelli. Mi guarda sempre come fosse le prima volta, ma sempre senza invadenza, con discrezione. I suoi sguardi mi piacciono, mi fanno sentire ammirata. Francesco ha un bel fisico in costume, sta veramente bene, spalle larghe, abbronzato, un bel petto, delle belle gambe muscolose e sapete... è molto guardato dalle ragazze!Uhm, comincia a non starmi bene la cosa! La sera poi siamo stati a cena fuori, ho indossato dei pinocchietti neri e top azzurro, sandaletti in tinta con il top ed ho raccolto i capelli in uno schignon. Abbiamo trascorso una bella serata, cena a base di pesce, musica piacevole ma... la nota stonata è arrivata alla fine!! Sono caduta rovinosamente sul ginocchio, per terra ho pianto dal dolore per diversi minuti, mi sono fatta malissimo. Lo sò, mi direte "sei una frana!". Purtroppo non ho visto uno scalino e sono andata giù... il mio ginocchio sta lì, gonfio e dolente. Ora sono un pò a riposo, mi fà troppo male, ne approfitto per stare un pò di più a letto. La mia Miss guarda un pò stupita la mia gamba, passa lontano dalla fasciatura del mio ginocchio, mi fa sorridere, con il suo passo felino mi attraversa delicatamente e si mette vicino a me... esige la sua razione di coccole. Nel pomeriggio ho sentito L. Abbiamo parlato a lungo, è stato dolce, mi ha detto tante cose che mi hanno riempito il cuore. Lo sò, sono sempre combattuta con me stessa, ma il sentirlo mi ha fatto stare meglio. Le sue parole per me sono state come carezze e ne sento ancora la dolce sensazione su di me. Un bacio amore mio, vita mia

sabato 19 luglio 2008

Nostalgia della mia terra

Buon giorno, giorno. Piove, non forte, quella pioggerellina che cade fitta, da noi si chiama "acqua assuppa u viddano" cioè acqua che bagna il contadino che lavora nei campi, una pioggia sottile che s'infiltra piano piano nei vestiti. Ieri giornata piena, appuntamenti di lavoro, poi ho sbrigato alcune faccende, la sera non sono uscita, pioveva, non mi andava. Ho visto Francesco nel pomeriggio, abbiamo fatto un giro per la città. Lui sempre così discreto, attento a non indagare troppo nella mia vita, forse per paura, non vuole sapere più di tanto; ma io non posso sempre mentirgli, o almeno deve sapere un pò più di me, glielo devo, è un caro ragazzo... e non mi piace nascondermi dietro "l'altra faccia di Gioia", quella che sembra spavalda, quella che sembra non temere nulla ed invece dentro è fragile perchè l'hanno fatta diventare così. L'altra Gioia non poteva esternare i suoi sentimenti, le era proibito, li coltivava dentro, erano il suo sogno; quando volle far uscire allo scoperto l'altra Gioia, quella che non temeva nulla, è stata punita, come se amare davvero qualcuno induca poi ad una punizione. Continua a piovere, la stanza è un pò buia, o forse la vedo io così, la luce non filtra dalla finestra ad illuminare l'interno, ed anche me, che rimango a pensare. Quì il tempo è sempre così, se fa molto caldo poi un pò piove, non puoi programmare nulla, è imprevedibile! In Sicilia no, l'estate è estate! Si può stabilire un weekend, e tranquilli, non piove, il sole sarà lì a farti passare belle giornate di relax. Ricordo che il mio ex fidanzato e io lo facevamo spesso. Lui,naturalmente... organizzava gite e spesso, con la sua barca, andavamo a Vendicari, una riserva naturale nei pressi di PortoPalo. Vicino alla punta estrema della Sicilia, Vendicari è una meraviglia della natura ancora incontaminata, una riserva naturale piena di fantastiche piante e pesci; il mare è cristallino, riesci a vedere i pesci che ti fanno capolino tra le gambe in mezzo all'acqua. Sono posti stupendi, ed è curioso che andiamo a ricercare fuori dal paese spesso quelle bellezze naturali che noi già abbiamo in casa nostra. Il paesaggio è un n incanto, terra e mare si uniscono in un'unica meraviglia, l'azzurro dell'acqua risalta ai piedi delle scogliere bianche caratteristiche della zona che le rende cornici importanti di tale meraviglia. Che bella la mia Terra, fatta di gente ospitale che ama rendersi disponibile per far piacere a chi viene a trovarci. Noi siciliani siamo figli di una Terra martoriata dalla mafia e dalle ingiustizie, dove specie nel passato l'ignoranza ha fatto crescere la malavita e ci ha schiacciato sotto il peso della discriminazione, che purtroppo ancora oggi esiste. Spesso un siciliano viene etichettato, anche per un non nulla, come "mafioso"... e noi giovani siamo ancora le vittime di questo sistema errato di pensiero. Poche aziende scendono da noi, hanno paura ad esercitare la loro attività, così noi giovani siamo ancora costretti a ricercare fuori quello che la nostra terra non può darci. La mia Sicilia, una meraviglia della natura, che ancora lotta per emergere da chi si è impossessato non solo del territorio, ma anche delle nostre anime e delle nostre vite. Noi dobbiamo lottare più di altri per poter dimostrare quello che valiamo, per dimostrare che la vera Sicilia è fatta da gente onesta, che vuole vivere nella sua terra e contribuire a farla crescere, e che vuole isolare quella compagine criminale che esiste ma che rappresenta solo una minima parte della popolazione siciliana. Io a volte dico di essere figlia dell'Etna, e lo dico credendoci, sapeste come è bella quando da lontano si vede una striscia di lava che scende giù dal cratere sino alla Valle del Bove. Uno spettacolo che affascina centinaia di visitatori. I bagliori delle esplosioni di notte tingono il cielo di rosso, quasi come a ricordare il sangue di tanti uomini che si sono ribellati ad una silenziosa schiavitù mafiosa. Noi non ci spaventiamo quando è in eruzione, sembriamo conoscerla, lei è lì maestosa che ogni tanto si arrabbia, deve far vedere che anche lei si ribella!!!! Un bacio Francesca.

giovedì 17 luglio 2008

La sua mano nella mia

Oggi mi ha telefonato mamma, no che non ci sentiamo, anzi , ma questa era una telefonata fuori dal suo solito orario. Mi ha rifatto le solite raccomandazioni: "stai mangiando?", "non ti ritirare tardi la sera", "miss come stà?", "non ti stancare"... ero un pò perplessa di questa telefonata, poi mi dice: "aspetta un attimo"... pensavo ad una delle sue pause, come per dirmi ancora qualcosa, invece ecco sentire la voce di mio padre. Flebile, debole ma ricca d'amore, mentre scrivo ho un nodo alla gola che mi stringe, mi fa male. "Papà, ho detto, come sono felice di ascoltarti!". Mi ha fatto i complimenti per l'esame "Gioia, giuiuzza di papà, sono orgoglioso di te, vieni presto "... non riuscivo a parlare per l'emozione ed ho continuato a parlare con lui trattenendo a fatica il pianto. Quanti ricordi sono passati nella mia mente, quando mi aspettava davanti a scuola, quando mi faceva ripetizioni di lettere e matematica, quando spiavo dietro la porta della camera mentre sistemava i regali "pei carusi"... ovvero per noi figli, quando ci portava in gita a mangiare in alcuni luoghi caratteristici nelle montagne siciliane, splendidi luoghi immersi nel verde. In particolare ricordo un luogo chiamato "Villa Miraglia" a Cesarò, una cittadina sulle montagne. Qui, dopo tantissima strada in auto tra pendii , salite e curvoni a U, arrivavamo in questo locale : una grande tenuta immersa nei boschi. Lì mangiavamo una pasta buonissima e dell'altrettanta buonissima carne. Dopo mangiare andavamo nei prati a guardare gli animali, alcuni liberi e altri tenuti in dei grandi recinti di legno: ricordo molti uccelli, cani ... anche molti altri, ma la memoria mi tradisce in questo momento. Era stupendo correre libera assieme ai miei fratelli in quei prati fantastici, teatro di tantissime avventure di bambini. Un'emozione particolare, poi, la sento pensando a quanto era bello andare in quei luoghi in pieno inverno : la tenuta era completamente ricoperta di neve. Inevitabili le battaglie a colpi di enormi palle di neve con i miei fratelli!! In particolare ricordo che mio padre per anni ci disse che, oltre ai recinti, era possibile vedere grossi cinghiali. Quante ore a guardare oltre gli steccati della tenuta: peccato che i cinghiali non siamo mai riusciti a vederli! La notte tornavamo a casa, stanchi ma felici. Il ricordo delle gite in montagna con mio padre mi accompagnerà tutta la vita. A volte, quando tornavo a casa la notte, lo trovavo ancora alzato ad aspettarmi; senza mai rimproverarmi, diceva "no Gioia, non sono alzato per aspettarti, mi stavo leggendo un libro"... ed io lo sapevo che era lì per me. Lo baciavo sulla fronte come piace a lui, sugli occhi come piace a me, e lui sorrideva compiaciuto: sono i baci della sua Gioia! Mio padre è "un grande uomo" e non pecco d'immodestia, è una figlia che lo dice, una figlia che non può far nulla per lui, che lo vede spegnersi giorno dopo giorno, che quando è vicina a lui gli sorride, gli tiene la mano ormai scarnita e prega Dio di alleviare le sue sofferenze. Qualche volta di fronte a tanto dolore fisico suo, e morale nostro, mi sono chiesta anche "Perchè dio fai si che ci possa essere tutto questo, perchè lo hai abbandonato??". Poi un giorno un mio caro amico prete mi ha detto : sai di quella parabola di gesù che cammina sulla spiaggia con una persona? Camminavano assieme sulla spiaggia tenendosi per mano e l'uomo si sentiva invincibile poichè Gesù era al suo fianco e lo proteggeva. Ma un giorno lui stette male, stava per morire; proprio in quel momento non vide più le orme di Gesù accanto alle sue, così disse "Dio, dove sei, mi hai abbandonato proprio adesso!".Ma non era così, è vero c'erano a terra solo un paio di orme ...ma esse appartenevano a Gesù, che portava l'uomo in braccio! E così penso sia anche per mio padre, lui non cammina da solo nella sua sofferenza, c'è Dio che lo tiene sulle sue braccia. Un bacio sugli occhi e uno sulla fronte papà. La tua Gioia.

Tenere il mio sogno fra le braccia

Stamattina non riuscivo proprio a svegliarmi, volevo ancora dormire, sono andata a letto tardi ieri sera. Miss Gangh gironzola per la stanza, sembra in "lista d'attesa" per i suoi croccantini, mi guarda e protesta: "un minuto!!" le dico, le parlo come ad una persona, sembra mi capisca, salta sul mio letto e si sdraia vicino a me, si prende la sua razione di coccole. Che silenzio in questa stanza! Non lo sopporto, mi angoscia: via, musica a "tutta birra"... ecco và meglio. Oggi proprio mi "annoio di noia" come dico io, non dovrei avere appuntamenti di lavoro, esami finiti, che resta?? La mia stanza, al solito, un inferno, e più la guardo e più ci penso... ha bisogno di una bella sistemata! Resto ancora un pò a letto, Miss fa la passerella sulle mie gambe, solleva la mia camicina da notte, mi scopre tutta ed affiorano le mie cosce ben abbronzate, mi fa il solletico, l' accarezzo; ora è sul mio pc e non mi vuole fare scrivere! Rido divertita, butto indietro la testa ed i miei lunghi capelli scivolano sulle mie spalle quasi nude. Ma ancora non vi ho raccontato di ieri sera... sono uscita con gli amici, a festeggiare il buon esito degli esami... solo una scusa per stare insieme in fondo! L ieri non l'ho sentito, peccato, ero un pò rammaricata... poi però mi sono lasciata prendere dai preparativi per la serata, ho indossato un completo di lino, giacca e pantaloni rosso ciliegia ed un top nero con disegni laminati,scarpe nere con tacco non troppo alto, trucco leggero al solito, capelli sciolti sulle spalle. Abbiamo scelto di andare in un bel locale in cui oltre a cenare si ballava. Francesco era presente naturalmente, quando mi ha vista mi ha salutata con un bacio discreto sulle labbra; come è caro questo ragazzo, mi ha fatto tanti complimenti, discreti com'è lui. Durante la cena la musica ci ha accompagnato, Francesco mi accarezzava spesso la mano ed io la sua, i nostri occhi spesso si incontravano come a volersi dire qualcosa. Era vestito bene Francesco ieri sera, non sembrava neanche un"barboso bancario!" ... a volte gli dico così per via del suo lavoro non sempre molto eccitante. Indossava pantaloni bleu molto scuri e camicia grigiochiara che metteva ben in risalto i suoi occhi che brillano... quanto mi piacciono i suoi occhi! Un delicato profumo lo rendeva ancora più attraente. Dopo la cena abbiamo ballato, lui sempre galante mi cingeva i fianchi durante il ballo, mi accarezzava i capelli ed io appogiavo la mia testa sulla sua spalla e mi facevo trasportare dalla musica, fra le sue braccia: quando sono con lui sento un senso di protezione che mi fa star bene. Lo sò, ancora ci dobbiamo conoscere, l'aver fatto sesso con lui anche se è stato bellissimo non significa che io sia innamorata. Sto bene con lui e Francesco lo sà, non mi chiede niente di più, aspetta che sia io a decidermi. Mentre ballavamo mi ha baciata dolcemente, ed io lo ricambiavo, le nostre labbra si cercavano ed io mi abbandonavo a lui. Sentivo bisogno di tenerezze e Francesco era lì per me, non era lontano come il mio sogno d'amore. Avrei voluto in quei momenti che ci fosse L al posto suo, quello che potevo solo desiderare e non avere vicino a me. E avrei voluto tanto tenerlo fra le mie braccia, sentire il calore del suo abbraccio su di me, pogiare il mio viso sui suoi capelli e stringerlo a me, sul mio seno. Un bacio amore mio vita mia.

martedì 15 luglio 2008

Mio caro amico

Buon giorno, giorno. Stamani mi sono svegliata presto, ho due appuntamenti di lavoro e mi devo pure sbrigare. Ieri, lo sò, avrò fatto soffrire qualcuno, ma era quello che sentivo dentro e dovevo esternarlo, così riesco a stare meglio e a riflettere. Meglio che metta la mia musica... mi infonde
serenità, mi sento un pò giù, rimango ancora un pò a letto, la mia Miss non pensa nemmeno di alzarsi, apre un occhio e riprende a sonnecchiare. I miei capelli scendono disordinatamente sul mio seno, le mie gambe sono ferme, Miss si disturberebbe ed io voglio che resti lì ai miei piedi, mi piace guardarla mentre dorme. Ieri ho chattato in msn con un mio amico, un caro amico, lui mi conosce, sà di me, delle mie incertezze, delle mie titubanze nella ripresa del rapporto con L. Mi ha dato dei consigli, mi ha detto come la pensa lui, come agirebbe, sempre con discrezione ed affetto. Massi è un caro ragazzo, molto ben disposto nei confronti degli altri anche a costo di dover dare qualcosa di lui, sà soffire in silenzio e cerca di mascherarsi dietro un dolce sorriso. Ho preso atto dei suoi consigli e ne farò tesoro. Comincia a farsi un pò tardi, via di corsa sotto la doccia! A dopo. Massi sei un tesoro un abbraccio ed un bacio.

La fiamma che non si è mai spenta

Stamattina ho avuto esami,superato con 27! Ottimo voto per me. La tensione e l'ansia che precede ogni esame, sapete, mi provoca il mal di stomaco. Succede sempre così, poi man mano mi passa, ma intanto... ci stò male! Ma non solo per questo, ieri sera ho di nuovo sentito L. Insiste che vuole riincontrarmi, mi dice che è cambiato, che mi pensa, che non la pensa più come prima, che ha capito che la sua libertà non è poi così in primo piano nella sua vita: devo credergli?? Sono combattuta, quando lo sento si riaccende in me quella fiamma che non si è mai spenta per lui. Che ci posso fare! Io cerco di dimenticarlo, ma è come una droga, che ti fa stare bene se la prendi ma che ti logora dentro e ti distrugge il cervello. E così è L.per me, quando ci sentiamo mi sento appagata, felice; ma sono cosciente che devo decidere cosa fare della mia vita futura, che non posso logorarmi dentro. Si è vero, ora nella mia vita è entrato Francesco: lui così calmo ,pacato, così dolce e romantico, che mi ha di nuovo fatto apprezzare il fare all'amore senza timore e sopportazione. Con lui è stato bello, senza limiti e pudori: ma quando sento il mio amore, non ce la faccio, entra tutto in secondo piano!. Lui è la forza dell'amore che si scatena nella passione, che mi travolge in un turbine senza fine, che fa del sesso un'arte; è come uno scultore che modella e scolpisce la sua creatura, lo fa con passione, i suoi baci sono come lo scalpello dell'artista, ogni colpo lascia un segno ben scolpito sulla sua opera...Così sono i suoi baci, che hanno scolpito il mio cuore. Cosa devo fare? Mio Dio, aiutami a non sbagliare, dammi la mano e portami verso la strada giusta!

domenica 13 luglio 2008

Fino all'ultima... goccia

La serata volse al termine, pioveva e Francesco ci propose di andare a casa sua, l'idea era allettante, non era ancora tardi e allora decidemmo con Miriam e gli altri di andare a casa di Francesco a prendere un drink. Mi piaceva la sua compagnia, in macchina parlava, scherzava, mi infondeva serenità: sorridevo alle sue battute e lui mi guardava ammirato, felice di avermi strappato un sorriso. Arrivammo a casa sua, un bel complesso immerso nel verde con alberi ad alto fusto, che sembrava toccassero il cielo con le loro cime, un gradevole odore di erba bagnata si diffondeva nell'aria e il cielo piano piano si rischiarava dando spazio alla luce della luna che imperiosa risplendeva faceva capolino fra le nuvole e sembrava disegnasse, con la sua luce d'argento, una stradina fra i prati ancora ricchi di pioggia. Ci fece accomodare, la sua casa era composta da un unico grande ambiente, classica casa da single, ma ordinata e arredata con gusto con mobili pratici e suppelletili eleganti; la camera da letto era divisa dal resto del salone separata da una bella tenda bianca a cascata dal soffitto, l'angolo cottura era semplice ma funzionale, arricchito da un "isola" che separava tra loro angolo cottura e salone. Un bel divano comodo di colore rosso cupo riempiva la parete di fronte e ne arricchiva l'ambiente, vicino un puff ed una panca, a lato l'angolo studio; tutto era ben disposto e lo sguardo scorreva armonioso nell'ambiente. Un bel tavolo da pranzo di colore bianco e sedie in tinta era situato in mezzo alla sala. Veramente delizioso quest'appartamento, rifletteva un pò il carattere di Francesco, semplice lineare e luminoso, rispettoso di sè e degli altri. Francesco preparò degli ottimi drink, ci accomodammo chi sul divano, chi sul puff e continuammo a scherzare e ad ascoltare musica. Poi all'improvviso Miriam e il suo ragazzo decisero di andarsene,"per comprare le sigarette" mi disse, e mi disse inoltre che poi sarebbe ritornata a prendermi; capì che era solo una scusa, voleva stare un pò da sola in compagnia di Giulio. Francesco allora mi rassicurò, dicendomi che se si fosse fatto troppo tardi mi avrebbe riaccompagnata lui a casa. Continuammo a chiaccherare, era piacevole ascoltarlo, la musica si diffondeva nella sala discretamente come a fare da cornice al tutto. Io lo ascoltavo divertita, mi raccontava dei suoi colleghi, di alcune sue esperienze passate, e più parlava e più mi attirava. Lo guardavo, è davvero un bel ragazzo, ha un bel fisico, gli occhi che sembrano rispecchiare la sua anima, dolce, romantico, riesce a farsi amare facilmente. Francesco allora si mise seduto aldilà dell isola, io gli versavo ancora del drink, mi sono avvicinata e lui mi ha tratta a se e mi ha baciata, le sue labbra mi sfioravano dolcemente, le mie mani lo accarezzavano, ricambiavo i baci e mi sussurava " sei bella Gioia,fatti amare,abbandonati"... e così feci. Le mie mani fra i suoi capelli, le mie labbra lo sfioravano dolcemente sul viso, lui mi baciava sul collo provocandomi piccoli brividi di piacere, gli sbottonavo la camicia piano, vedevo affiorare il suo petto, lo baciavo, sentivo l'odore della sua pelle. Francesco quasi affondava il suo viso nei miei seni come a coglierne il profumo e a godere di quei momenti magici, mi spogliava dolcemente senza fretta ed io a lui. Il suo petto ormai nudo si offriva ai miei baci, gli mordevo delicatamente i capezzoli, le mie labbra lo baciavano e lui ne godeva piacevolmente. Non smetteva di dirmi dolci parole, io offrivo il mio collo inclinando indietro la testa ed i miei capelli cadevano giù sulle mie spalle ormai nude. Era bello, mi piaceva, era tutto vero, non un sogno, potevo toccare il suo corpo, le mie labbra assaporavano il sapore della sua pelle. Un delicato profumo mi inebriava, le mie mani scendevano alla ricerca di lui... la mia bocca su di lui... era come volessi appagare la mia fame d'amore... perchè Gioia ama l'amore! E vuole essere amata senza limiti, senza pudori, non devono esisterne quando si ama, si deve concedere tutto di se stessi. Francesco mi carezzava i capelli, non smetteva di baciarmi. Era ancora seduto, mi prese, mi fece mettere su di lui... sii era bellissimo, mi aiutava nell'amplesso tenendomi delicatamente i fianchi, i miei seni sul suo petto potevano raccoglierne il calore, una leggera ombra di sudore faceva trasparire tutta la voluttà del momento. Poi Francesco mi poggiò delicatamente sull'asse dell' "isola", allargò le mie gambe ed io mi abbandonai totalmente a lui, la sua bocca mi baciava i seni e mordicchiava i miei capezzoli, la sua lingua scivolava su di me, sul mio ventre, indugiava sul mio ombelico e poi scendeva giù fin dentro di me. Ed io mi offrivo totalmente a lui che sembrava volesse saziarsi dei miei umori... erano momenti fantastici, non volevo che finissero mai, concludemmo l'amplesso sul divano, i nostri corpi avvinghiati in una stretta d'amore non si fermavano nel ritmo dell'amplesso, dovevano godere fino in fondo... fino all'ultima "goccia" d'amore. Era successo così, non lo avevamo cercato ma era stato bellissimo, avevo toccato il suo corpo, le mie mani stavolta avevano sentito la pelle sotto le dita e i profumi dell'amore li avevo sentiti davvero, non era un sogno! Un bacio a te Massimo

Il bacio

Rieccomi, Miriam mi ha trovato in un profondo stato di frustrazione, mi ha fatto una ramanzina... una di quelle delle sue,insomma me ne ha dette di tutti i colori, ci siamo mandate molto animatamente ai nostri paesi! Compreso di colpi di cuscino! Poi mano al cellulare e ha organizzato un'uscita con amici. Mi ha invitata molto "delicatamente" a prepararmi, non vuole vedermi a casa da sola. Essendo stata molto convincente (mi ha preso per stupida e altro ancora), ho deciso di assecondarla. E' un peperino, ma ha ragione! Che faccio a casa da sola, meglio uscire un pò, forse la compagnia degli amici aiuterà a risollevarmi. Allora, faccio una doccia, ho bisogno di sentire l'acqua scorrere su di me, come a levarmi di dosso l'amarezza, a far scivolare il pianto sul mio viso che ancora riesco a stento a trattenere; le mie lacrime si uniscono all'acqua e mi scivolano addosso, sono cocenti, l'acqua non riesce a raffredarle,e scivolano giù. Inclino il capo indietro, come a volere quell'acqua fresca affinchè raffreddi il mio viso percorso dalle lacrime. Indosso l'accappatoio, è di un bel colore azzurro, mi accoglie ancora fresca e profumata e sembra stringermi in un abbraccio morbido e confortevole. Asciugamano a raccogliere i capelli come in un turbante, e ora?? Non mi sento proprio di uscire... Manifesto la mia intenzione a Miriam, come non detto... è meglio che mi sbrighi, è infuriata! Allora mi asciugo velocemente, indosso la mia lingerie, quella che ho comperato recentemente, una culotte molto bella di seta bianca adornata di ricami floreali celeste e rosa così come il reggiseno, che raccoglie delicatamente il mio petto. Indosso un leggero completo di lino bianco, i pantaloni aderiscono perfettamente ai miei fianchi e scivolano giù sulle mie gambe in maniera armoniosa, un top nero metallizzato lascia affiorare i miei seni in maniera discreta.Trucco leggero, un filo di rossetto,spazzolata ai capelli, qualche goccia di profumo: uno dei miei preferiti,Anais Anais. Ecco sono pronta, forse è vero, Miriam ha ragione, meglio che esca. Ci ritroviamo al solito pub con i nostri amici, c'è anche Francesco, mi viene incontro, percepisce subito il mio malessere ma non mi chiede niente di più, è molto discreto, ci accomodiamo ai tavoli e cominciamo a parlare di un pò di tutto, poi mi chiede di ballare: è una delle mie canzoni preferite, neanche lo sapessero al pub, The Cure di Lullaby! Mi piace sentire il contatto del suo corpo, le sue mani sui mie fianchi; mi abbandono con la testa sulla sua spalla, sento il bisogno di tenerezze e lui lo capisce, mi sussurra all orecchio parole dolci, discrete, che mi fanno star meglio, che allontanano la mia malinconia. Apprezza il mio profumo, lo trova adatto a me, dice "è fresco, delicatamente profumato, come sei tu Gioia". Lo guardo, alzo il viso verso di lui e le nostre labbra si ritrovano unite: non mi allontano, era come se lo aspettassi quel bacio! A quello ne seguirono altri, sempre caldi, teneri. Non erano violenti e pieni di rabbia come quelli avuti nel mio triste passato, erano dolci i baci di Francesco, ed io mi lasciavo andare a queste tenere effusioni. Mi accorsi che Miriam mi guardava sott'occhio compiaciuta, non ammiccava, era felice per me.Che dolce Miriam!

giovedì 10 luglio 2008

Impazzire per Amore

Oggi sono giù, ieri sera mi sono sentita con L. Si perchè noi ancora ci sentiamo, forse ancora uno strascico di abitudine, lui voleva vedermi, ma io non ho voluto, mi fa troppo male. Lui se l'è presa, ma io non ce la faccio, cerco di riprendere la mia vita, ho voglia di ricominciare ma... quanto mi manca, Dio come lo vorrei abbracciare! Mi ritrovo di nuovo debole, gli ho ricordato quanto l'ho amato, ma non gli ho detto che ancora io l'amo, che lo desidero, che lo sento ancora vivo in me, che è come una fiamma che non vuole spegnersi, ho un nodo in gola, che precede il pianto. Cerco di dimenticarlo, ma mi accorgo che è un'utopia. L., non sò se per farmi dispetto a un mio rifiuto nel vederlo o non sò cosa, mi ha detto che ha adesso una ragazza che l'ama più di me! Ho incassato il colpo sul momento, gli ho fatto anche gli auguri di una vita felice con lei. Ma quel castello di carte che stavo costruendo intorno a me, per rifugiarmi dentro e rivivere, è crollato con un soffio. Ecco ora sto piangendo, le lacrime scendono calde sul mio viso, sono copiose a stento riesco a scrivere, la mia Miss Gangh mi guarda, si avvicina a me, l' accarezzo: sembra capire che la sua padroncina è triste, non cerca neanche coccole, si mette vicino a me buona buona. Neanche la mia musica riesce a farmi stare un pò meglio, come sto male! Come vorrei che lui, il mio amore, fosse adesso qui con me, ad asciugare le mie lacrime, a baciarmi e accarezzarmi: mi guardo,i miei occhi sono pieni di lacrime, vedo il mio corpo che affiora fra le lenzuola. Come vorrei che lui mi amasse, chiudo appena gli occhi e sento le sue mani su di me che mi spogliano dolcemente, prima la mia camicina e man mano mi ricopre di baci e mi sussurra "sei bella", ed io lo bacio, riesco a sentire il calore delle sue mani. Poi mi sfiora i seni, li bacia, le sue mani mi accarezzano dolcemente, mi sfiora i capelli, mi bacia sugli occhi e mi dice "non piangere amor mio ,sono quì adesso, vicino a te ,non ti lascerò mai più!". Ma i miei occhi si riaprono, lui non c'è vicino a me, il mio letto è vuoto come sono io, mi invade un profondo senzo di sconforto, non sento più il calore del suo corpo su di me: uno strano brivido di freddo mi percorre tutta, sono sola, con le mie lacrime e un senso di amarezza dentro. Dio mio si può impazzire per amore?

Un incontro per caso

Buon giorno, giorno! Uhh, ho ancora un pò di sonno, non voglio alzarmi, oggi questa camera mi sembra meno sola, non sò la vedo diversa, le pareti non sono mura di cemento che non ti fanno uscire, sembra come se si espandessero. Non me li sento addosso come chiudermi dentro, ma come grandi finestre dove filtra la luce del giorno per illuminare tutto, anche me. Oggi ho anche un tocco di romanticismo, che non mi dispiace, vedo le cose diversamente dal solito, e questa sensazione mi infonde serenità interiore. Ieri, giornata pesante, tra appuntamenti di lavoro e studio ero distrutta, allora sapete cosa ho fatto?Non mi sono messa a letto no, ho fatto una doccia, ho infilato un paio di jeans bianchi, una bella camicetta color verde mare, mi piace molto questa, bella spazzolata ai capelli, un pò di trucco e via ... fuori a fare shopping. Questa città dove vivo adesso comincio ad amarla, è bella, la riscopro piano piano , la vedo ora così come è sempre stata, solo adesso che comincio un pò a vivere ne apprezzo la bellezza, sia dal lato artistico che umano. Sono arrivata quì con una valigia carica di dolore, disperazione e di un sogno, il mio sogno d'amore per un uomo che non mi ha voluta, che ha preferito la sua libertà a me che lo avrei amato per tutta la vita e oltre, per l'eternità. Ed io proprio perchè lo amavo tanto e lo amo ancora, ho preferito rinunciare a lui, non volevo vicino un uomo solo per il mio egoismo, gli avrei sottratto il suo unico e vero amore, la libertà! Avrei avuto un infelice vicino e il mio amore da solo non sarebbe mai bastato a renderlo felice con me. Mi ha lasciato con il cuore in mano. Mah! Dove ero rimasta... si sono uscita, volevo fare compere, ma forse invece volevo uscire per sentirmi tra la gente e non essere sola. E sapete chi ho incontrato? Francesco, quel giovane che è subentrato nel nostro gruppo di amici: e' stata una piacevole sorpresa! Lui al solito, molto galante, era da poco uscito dalla banca ed anche lui doveva fare qualche compera. L'ho osservato meglio, davvero un bell'uomo, i suoi occhi chiari rispledono, sembra che sorridano, ha un viso dolce, modi garbati ed è molto attraente. Si muove con sicurezza e mi fa stare a mio agio, come se lo conoscessi da tempo. Siamo andati in un bar a prendere un'aperitivo, la gente ci guardava con discrezione: facciamo una bella coppia, due mori, con occhi grigi, gli sguardi dei passanti lasciavano trasparire ammirazione verso di noi con sorrisi appena accennati. Abbiamo parlato dei nostri impegni ; mi piace Francesco, è intrigante, non invadente, tutto da scoprire. Mi piace il suo modo di esporsi. Gli piace arrivare al confine delle emozioni e non confonde l'amicizia con l amore o la passione, capisco che a lui non piace in un rapporto a due arrivare subito al sesso, ma aspetta che subentri amore e passione per arrivare al cuore e viverlo in tutto e per tutto. Mi parla della sua paura che la felicità, così coltivata, non duri a lungo e che gli lasci poi un gran vuoto dentro. Scopro in lui un uomo sensibile, rispettoso dei sentimenti: Francesco vuole dare amore e desidera essere amato e condividere forti emozioni, quelle che come dice lui sono bellissime, che ti fanno arrivare a "mille" solo a toccare la pelle dell'altro, dove ogni minuto che passa è nuovo e non sai che cosa succederà dopo o che farai dopo con lei, quando senti il petto che esplode fra paura e felicità. E' meraviglioso sentire come ama la vita Francesco! Io lo ascoltavo, mi piaceva, cercavo di carpirne tutte le emozioni, non mi stancavo anzi più discutevamo più mi faceva star bene. Sembravamo amici di vecchia data. Comincia a piacermi, così discreto, così intrigante nei suoi discorsi, che fanno si che tu resti ad ascoltarlo affascinata. Il tempo trascorse velocemente, non c'eravamo accorti che si era fatto tardi e allora a malincuore ci siamo salutati, sempre strappandomi la promessa di un incontro non fortuito. E' stato bello, mi piace Francesco!

martedì 8 luglio 2008

Gioia si ribella

Rieccomi. Stamani mi sento un pò... nervosa. Non sò, a volte mi prende così, come uno stato d'ansia che non sò spiegare. Riordino la mia stanza, è uno sfacelo, non riesco a trovare niente, la mia Miss sembra aver fiutato aria pesante e si fa piccola, scompare sotto il mio letto. Io ancora non mi sono neanche vestita e gironzolo per la mia stanza, con la mia camicina da notte che sul mio corpo sembra non star ferma anche lei, mi scivolano le bretelline, si appiccica al mio corpo come se non volesse lasciarmi ed io nervosamente la stendo sui miei fianchi. Ho capito, oggi non è giornata! Rimetto a posto un pò il manicomio che c'è in giro. Meglio che oggi mi faccia accompagnare da Chopin, le sue note mi aiuteranno a calmarmi. Com'è bella questa musica, ti tocca l'anima. Chiudo gli occhi per un attimo, come a volermi allontanare dalla realtà, i miei pensieri sono sempre in conflitto con i miei ricordi, che non riescono ancora ad assopirsi nella mia mente e... come potrebbero! Cosa ho dovuto fare per arrivare sino a qua, quando G. non voleva assolutamente accettare che io non stavo bene con lui. Io cominciavo a reagire, dovevo lottare, non soccombere: sarebbe stata la mia fine! Traevo forza dal mio amore, che per è stato come una molla che mi ha dato la forza per combattere la sua possessività.Lo sò lui me lo diceva sempre , da lui non dovevo aspettarmi niente, ma il mio cuore sperava sempre che un giorno sarebbe stato solo mio. Gioia cominciava a ribellarsi, i miei incontri con G. si facevano sempre più burrascosi, non mi importava più se ogni tanto lui mi mollava qualche schiaffo, di quelli che lasciano il segno, in pieno viso; non mi stordivano più, anzi mi infondevano forza interiore e più si comportava in modo arrogante e prepotente più io acquisivo la forza per reagire. Volevo sganciarmi da lui, che mi ricattava. Si, il suo era un ricatto verso di me, perchè mi proibiva di trasferirmi ad un'altra Università, non voleva farmi avere il nulla-osta ed io ero costretta a subire la sua predominanza anche nell'ambito della facoltà. Sembra a volte che certe situazioni accadano solo agli altri, non pensi mai che possano accadere anche a te. Allora cominciai a farmi un pò più furba, adottai il metodo di quel proverbio che dice"vuoi combattere il tuo nemico?Fattelo amico!"... e così feci. Mi faceva girare per negozi, perchè Lui aveva deciso che ci saremmo sposati al più presto, ed io lo assecondavo, non mi rifiutavo più, non cercavo scuse per non uscire. Visitavamo negozi di mobili, acquistava solo quello che piaceva a lui, anche le tende si sceglieva secondo il suo gusto: io ero un burattino che trascinava con sè. Arredava così la SUA casa, non c'era niente lì dentro che per una volta mi avesse chiesto .."a te piace, lo prendiamo Gioia?'"...no! Era tutto a suo gusto ed immagine, era il suo regno privato, il posto dove mi avrebbe conservata come fossi un giocattolo, il SUO giocattolo: una bambola con cui giocare ogni volta che ne avesse voglia! A volte proprio non mi riconoscevo, stavo diventando più forte ed io sò da dove traevo la mia forza, dal mio amore. Dalla mia speranza che un giorno sarei stata sua per sempre. Un bacio amore mio, vita mia.

Una serata al pub

Eccomi quì, buongiorno giorno,sono ancora a letto ,poltrisco. Oggi niente appuntamenti di lavoro fino ad ora. Stendo le mie braccia, come a volermi riprendere, a svegliarmi , ho ancora sonno, la mia Miss gangh, al solito, mi passeggia sulle gambe. Ha un passo felpato quasi impercettibile, l 'accarezzo, si fa un giro sul pc, fusa a non finire,è la mia compagnia, ci scambiamo le coccole. I miei lunghi capelli scendono disordinatamente sui miei seni, abbondantemente scoperti da bretelline ormai scese sulle mie braccia, le mie gambe si scoprono ad ogni passaggio della mia,Miss, sembra quasi divertirsi: per lei è un gioco saltarmi addosso. Ok,metto la mia musica, compagna della mia solitudine e indugio ancora a letto. Oggi mi sento serena, perchè ancora non sapete, ma ieri sera la mia amica Miriam. ed io siamo uscite, abbiamo passato la serata in un pub, con amici; io non mi sentivo ma lei ha insistito e mi ha convinta. Ha fatto bene sapete, la serata è stata divertente, c'erano anche altri nuovi amici fra i soliti. Miriam ieri sera ha indossato jeans e top colorato e scarpe con tacco. Lei ci tiene, è piccolina e cerca di nascondere questo suo difetto con un paio di tacchi alti. Era euforica ieri sera, sembrava non stesse ferma un attimo. Io ho indossato jeans e top nero e argento, sandaletti argentati, un bel trucco con un ombretto grigio perla leggermente brillantato. I miei occhi grigio verdi risplendevano magnificamente, una passata di lucida labbra, spazzolata ai capelli, che sembravano divertirsi a non prendere piega, con la mia spazzola e si abbandonavano sulle mie spalle e cadevano giù sul mio seno, mi guardo allo specchio... brava Gioia, sei davvero carina stasera! Almeno mi faccio i complimenti da sola, sorrido, si mi piaccio, ho scelto bene, sono ok!Gli amici ci aspettavano nel pub ,uhm ce n'erano di nuovi ... e anche niente male!. Nel locale si diffondeva una musica non invadente che lasciava spazio a piacevoli discussioni fra noi, fra loro uno mi ha fatto simpatia,Francesco. Lui è un giovane del luogo, alto, bruno ha gli occhi chiari come i miei, un bel fisico curato,educato mi ha riempita di complimenti discreti , che a dir la verità mi sono piaciuti. Ascoltavamo musica, abbiamo bevuto un drink ed abbiamo parlato tanto, ma non mi disturbava il fatto, anzi, ci siamo riscoperti con alcune affinità sia nella musica che nell'intersse all'arte, poi abbiamo anche ballato un pò. Mi piaceva quel contatto fisico discreto, da lontano notavo che la mia amica mi sorrideva con uno sguardo complice, come dire ... ti piace, ti stai divertendo eh! Io ricambiavo lo sguardo ed assecondavo il suo pensiero. Francesco lavora in banca, ama il suo lavoro, ne parlava entusiasta, mi raccontava dei suoi colleghi, li descriveva anche buffamente; ed io mi abbandonavo a sorrisi spontanei, è simpatico pensavo, fra me e me. La serata è passata piacevolmente e velocemente, non volevo fare tardi e allora abbiamo deciso con Miriam di rientrare. Francesco sembrava dispiaciuto, non voleva farmi andare a casa e allora ci siamo ripromessi di vederci presto. Da tanto non stavo così bene ed in effetti mi dispiaceva lasciare la compagnia degli amici. A casa la mia amica Miriam mi derideva, mi stuzzicava, voleva sapere le mie impressioni su Francesco, cosa ci eravamo detti: insomma mi tormentava ed io le lanciavo i cuscini del divanetto, ma lei imperterrita ha continuato, voleva sapere tutto, e ridevamo come era da tanto che non lo facevamo! Le voglio bene a Barbie, se le inventa tutte per farmi stare bene ed è un tesoro di amica! un bacio Miriam.

lunedì 7 luglio 2008

La farfalla

Buon giorno ,giorno, questa mattina ho fatto tardi, non riuscivo ad alzarmi, che mi stia impigrendo?? Nooo,questo mai! Solo sonno in più. Dopo una doccia veloce, meditazione davanti al mio guardaroba. Che mi metto?? Ho un appuntamento di lavoro, oggi pantaloni di lino bianchi e camicetta fucsia, sandaletti bianchi ,mi stanno bene. Mi specchio,una bella spazzolata ai capelli, un filo di trucco, però.... oggi Gioia è ok!! Devo scappare, farò tardi. Sono ferma in mezzo al traffico, il mio sguardo si ferma ad una giovane donna con il suo bambino nel passeggino, che bello, tiene il ciuccio in bocca e la sua mamma lo sistema un pò . E il mio pensiero torna indietro, si, a quel giorno quando mi accorsi che la mia non era una gravidanza ma solo un forte ritardo. G.era fuori ad un convegno, la sera non ebbi il coraggio di dirglielo, avevo come un presentimento. G. non l'avrebbe presa per niente bene, lui lo aspettava questo figlio, indugiai a dirglielo, aspettai che ritornasse, preferivo dirglielo di presenza che era stato solo un ritardo.Quando il mio ex fidanzato ritornò, ero ansiosa, cercavo le parole per dirgli che non sarebbe stato padre in un prossimo futuro. La sera ci incontrammo, indossai uno degli abiti preferiti da G., un abitino di lana leggera color lilla molto delicato nella tinta con un cappottino bianco molto bello, capelli sciolti lungo le spalle. L'abito mi vestiva perfettamente, i miei seni erano come se affiorassero in maniera superba sotto di esso, aderiva dolcemente sul mio corpo e non lasciava trasparire affatto il mio ventre non più gonfio. G.appena mi vide mi accolse con un abbraccio,mi disse:"Dio come sei bella,una mammina stupenda!"... raggelai. Dovevo pur dirglielo! Andammo a cena, lui parlava dei suoi impegni, del congresso a cui aveva partecipato... sembrava un fiume in piena, io lo ascoltavo, ma non riuscivo ad applicarmi in nessun argomento, non riuscì a toccare cibo , l'ansia e il timore di dirglielo mi attanagliavano. La cena finì, in macchina lui mi chiedevaa perchè avessi mangiato così poco ed attribuiva il tutto al mio stato. Andammo a casa sua, non potevo più indugiare, dovevo dirglielo! Mise la mia musica, il mio solito Martini e allora presi tutto il coraggio che avevo e glielo dissi. Non scorderò mai il suo viso, era un misto di delusione,di sconfitta, di amarezza, quasi di odio, mi guardò e all improvviso mi diede uno schiaffo violento in viso che mi fece cadere sul divano. Ero stordita, non immaginavo questa reazione violenta, mi guardò ed io avevo timore che mi alzasse ancora le mani, non riuscivo ad alzare lo sguardo, mi tenevo la guancia come a proteggerla e a confortarmi. Era furioso "non sei capace neanche a darmi un figlio sei solo una troi...". Avevo paura ,allora dissi a me stessa, pensa a qualcosa di bello sarà meno dura sopportare ... e allora pensai al mio amore, si a lui, come avrei voluto fosse lì per difendermi, lui mi avrebbe confortata e io mi sarei rifugiata fra le sue braccia per scappare dalla rabbia di G. Avrei voluto essere una farfalla in quel momento, per volare ed essere vicina al mio amore lontano e vivere ed amarlo anche per un solo giorno. Era veramente arrabbiato, me ne faceva una colpa come fossi stata io la causa della mancata gravidanza. Non riuscivo a dire una parola, lui imprecava, bestemmiava, me ne diceva di tutti i colori. Pensai "adesso si è sfogato , si calmerà". Si avvicinò a me, mi tirò per un braccio violentemente, cominciò a spogliarmi; lo guardavo attonita, ero come paralizzata. Mi spogliava e a sua volta si toglieva i vestiti di dosso, li scaraventava per terra ed imprecava... ma capivo bene cosa mi dicesse: mi ingiuriava. Mi strappò letteralmente la mia lingerie che fece volare nel centro della sala,mi disse "adesso vediamo se non resti incinta!". Mi buttò sul divano e fece sesso con me in maniera violenta, un misto di rabbia e di rancore, non mi chiamava "perla" ma "troi...", mi sentivo solo un corpo che lui usava. Un senso di nausea mi pervase, non riuscivo a continuare, ma lui continuò lo stesso, doveva inseminare la sua donna. Era solo questo quello che voleva, non poteva fallire questa volta e quindi continuò tutta la notte. Il mattino mi trovò disfatta, con ancora i segni sul viso, glielo feci notare; ma lui quasi con non curanza mi disse "mettici sopra un pò di fondotinta!". Che schifo di vita che facevo, era ora di finirla!

sabato 5 luglio 2008

La mia chat

Ciao sono quì, oggi non sto tanto bene, ho mal di gola, non mi sento di uscire, meglio se resto a casa. Oggi tutta chat, mi dedico alla mia chat, come dico io. Ho tanti amici,mi diverto sapete? E' la mia compagna durante le mie giornate a casa assieme alla musica. La mia chat ,dove ho conosciuto il mio amore,...ma oggi voglio parlare dei miei amici! Simpatici sapete? A volte hanno dei nick tremendi, ridicoli, a volte usano anche nomi pazzeschi che non riesci a trascrivere. Siamo come una grande famiglia, dove ci si diverte, ci si cerca quando qualcuno manca,si litiga e poi c'è il "grande Greg", come dico io, il mio DJ preferito.E' lui che dà voce alla chat, quello che mette la mia musica e poi io trascino tutta la chat in un ballo virtuale. Che pazzerella che sono, ma sapeste come ci divertiamo! In chat siamo da tutte le parti d'Italia e anche dall'estero, ci conosciamo scambiandoci informazioni anche personali, se ne incontrano di tutti i tipi. Dallo studente, all'avvocato, all'ingegnere, al poliziotto, mamme ... insomma di tutto. Io ho tanti amici si, ma solo alcuni sono veramente amici. Nino, un siciliano ,per esempio, è davvero una brava persona; lui mi chiama sorella, perchè davvero mi rispetta e mi vuole bene. Poi c'è un medico simpaticissimo, Gian, un vero rubacuori, ma tanto caro a me, mi ha aiutato molto seguendo la malattia di mio padre e ...per farmi uscire un pò dalla mia gabbia!Ancora c'è una signora dalla Germania , strepitosa, ci divertiamo da matte ballando virtualmente in chat insieme con un'altra mia amica dalla Sardegna. Ultimamente ho conosciuto anche altri per esempio Sicil,che viene anche lui dalla Sicilia, con cui spesso chattiamo e ci divertiamo. Poi c'è un ragazzo del nord, Vamp, che fa il parrucchiere. Un ragazzo dolcissimo sempre alla ricerca di sè stesso, molto autocritico nei suoi confronti, con cui ci scambiamo molta musica. Un altro ragazzo del Nord ma di origini meridionali, all'inizio era un pò spavaldo ed io mi divertivo ad insultarlo, lo beffeggiavo, poi ci siamo riscoperti uniti da uno stesso dolore per i genitori ammalati della stessa malattia.Trem è una carissima persona, ricco di sani principi, mi rispetta, mi vuol bene, ci divertiamo tanto a chattare insieme, è sempre rispettoso verso di me ed io l'ammiro molto. La mia chat, quella che tengo aperta anche quando lavoro all'altro pc dove studio o tengo contatti di lavoro, quella dove dico sempre "io vi leggo"e continuo a studiare. Sono tanto cari, non tutti amici virtuali, mi fanno compagnia. Chattare mi diverte e mi rilassa; la sera li saluto abitualmente con un "notte d'oro da Gioia " come fosse la mia famiglia. Grazie amici siete stupendi, un bacio da Gioia.

venerdì 4 luglio 2008

L'amica che ci ascolta quando siamo...

Oggi sono stata al mare con la mia amica, la sola che ho quì. Lei è una brava ragazza, non è meridionale come me, ma andiamo tanto d'accordo. La mia amica M. è una bella ragazza, un pò più piccola di età di me. Siamo molto diverse fisicamente, lei è piccolina ma ben formata tant'è che la chiamo Barbie. E' molto socievole, allegra, ama la compagnia; è lei che mi trascina fuori, mi porta nei pub a ballare, a mare, mi ha fatto conoscere tanti suoi amici con cui noi due trascorriamo a volte le serate. Sapete, quando si è sole,lontane dalla propria terra e per di più tristi, avere un'amica come lei è una fortuna. Quando si dice "avere un amico è come avere un tesoro" ecco lei lo è per me. M. mi ha conosciuta quando ero proprio giù, quando avevo lasciato la mia terra quasi scappando, lei mi è stata vicina, mi spronava a reagire, mi ascoltava, si sopportava le mie imprecazioni, quante volte l'ho mandata a quel paese!! Ma lei mi ha sempre appoggiata, mi ascoltava in silenzio. Quanto ho pianto sulla sua spalla racontando della mia disperazione, del mio amore che non potevo avere con me, delle angherie fattemi dal mio ex e lei mi ascoltava in silenzio crucciandosi del mio dolore interiore. Stava lì e mi ascoltava,a volte imprecavo dicendo "e dilla qualche cosa, mi sembra di stare a fare un soliloquio!". Lei mi guardava e abbassava gli occhi come a volermi dire "sfogati io ti ascolto". A volte davvero mi chiedo se quest'amica non me l'abbia mandata Iddio per aiutarmi a recuperare me stessa.

Il dubbio

Buon giorno giorno,mi piace iniziare così la mia giornata salutando un altro giorno della mia vita, ho dormito benissimo, mi sento davvero rilassata. Oh la mia miss è già lì che gironzola nella camera, reclama i suoi croccantini! Non vorrei alzarmi, la mia camicia da notte bianca molto bella fascia delicatamente il mio corpo, come se lo abbracciasse, i miei capelli scendono disordinatamente sul mio seno appena scoperto da bretelline cadute sulle mie braccia, le mie gambe scoperte, leggermente abbronzate emergono dalle lenzuola di un letto ancora disfatto, un letto che vede troppa solitudine, che vorrebbe non sogni ma realtà. Mi alzo, uhh, dai mi faccio la doccia e comincio la mia giornata. Amo questa parentesi mattutina che è proprio mia, mi immergo sotto l'acqua che sembra felice di scorrere sul mio corpo, scende giù fresca e carezza dolcemente il mio seno e le mie cosce, scorre sulla mia schiena creandomi piacevoli brividi che la percorrono tutta, sul mio ventre che insapono delicatamente... il mio ventre si, quello che credevo un giorno potesse essere la culla del mio bambino, penso a quanto G.era felice, non stava nella pelle per la notizia. G. in quel periodo era cambiato molto,sembrava mi avesse perdonata ed io ero più serena, ormai assecondavo la sua felicità, ero quasi rassegnata, mi copriva di attenzioni, regali, non mancava giorno che non mi portasse una rosa; insomma era un altro, ed io pensavo fra me e me...Gioia vuol dire che questa era la strada giusta!Una sera decidemmo di uscire con i suoi amici, al solito i suoi. Io indossai un abito color rosa pastello con una lieve scollatura sul petto, l'abito aderiva al mio corpo in maniera elegante, una giacca quasi dello stesso colore dove appariva una delicata fantasia di piccoli fiori in tinta. I capelli li avevo lasciati sciolti e scorrevano sulle mie spalle come onde, un delicato trucco completava il tutto. Stavo davvero bene e non mancarono discreti e piacevoli complimenti da parte degli amici. G. mi guardava con sguardo dolce e appassionato, era da un pò che non facevamo l amore e capiì che mi desiderava. La serata fu piacevole, cena, chiaccherata, risate allegre; quando la cena finì, mi chiese di andare a casa sua. Io acconsentì. Arrivammo e G. mise subito della musica, io mi accomodai sul divano e lui mi offrì il mio Martini. Mi lasciai andare con la testa appoggiata sullo schienale,volevo assaporare il mio drink... chiusi gli occhi, la musica mi cullava dolcemente. Lui si avvicinò a me, mi tese la mano, io mi alzai e cominciammo a ballare; mi cingeva i fianchi, mi baciava sul collo, sussurrava parole dolci all'orecchio ed io mi lasciavo andare: poi cominciò a togliermi la giacca, la buttò sul divano, mi guardava e mi diceva "come sei bella ,sei la mia perla amore" mi sentivo serena non volevo ricordare il passato e mi abbandonai a lui. G. cominciò a spogliarmi, con garbo, come se non volesse sciupare nemmeno un attimo di quella serata con me. Fece scendere piano la cerniera che chiudeva il mio vestito alle spalle, non me lo tolse subito, ma cominciò a baciare le mie spalle; le sue labbra mi infondevano piacevoli brividi lungo la schiena, questa sensazione mi piaceva, poi piano piano fece scivolare giù il vestito. La mia lingerie di seta e pizzo nera lasciava trasparire i miei capezzoli che sembrava volessero uscire fuori dalla seta, il mio pube si intravedeva da sotto il pizzo dei miei slip, lui mi guardava e sorrideva; io allora cominciai a spogliarlo, come facevo una volta con delicatezza, per vedere il suo corpo emergere piano piano da sotto la camicia ,e lo baciavo sul collo, sul petto, le mie mani sfioravano la sua schiena e lui mi stringeva dolcemente. Gli mordicchiavo i capezzoli, l'orecchio, le mie labbra lo sfioravano sugli occhi, le mie mani fra i suoi capelli, lo avvicinavo a me, lo baciavo... lui era dolcissimo. Sganciò la chiusura del mio reggiseno e i miei seni vennero fuori superbi, come dire "baciali ,non ti fermare, aspettano te" e lui li baciava, li accarezzava, la sua lingua giocava con i miei capezzoli provocandomi brividi di piacere. Poi fece scendere giù i miei slip lentamente sulle mie gambe, nel frattempo mi baciava, le sue mani scivolavano sui miei fianchi e scorrevano sulle mie cosce. Io lo baciavo, lo spogliavo dei suoi boxer, il suo sesso mi desiderava ed io... lo accarezzavo, lo baciavo, era così bello sentirsi desiderate. Poi G. si mise seduto su una sedia e mi invitò ad amarlo su di lui. Io allora mi lasciai andare. Siii era bello stare su di lui, lo sentivo... appassionato, non smetteva di baciarmi, cingeva i miei fianchi che aiutava nell'amplesso, i miei seni contro il suo petto, lo sentivo tutto dentro di me, come a fonderci in un corpo solo. Quella sera fu bellissimo, ci amammo come era da tanto che non lo facevamo, forse avevo davvero sbagliato con lui..

giovedì 3 luglio 2008

Emozioni d'amore

Rieccomi, mi sono riposata un pò, un lieve ma fastidioso mal di testa mi metteva di cattivo umore. Che caldo! Indosso pantaloncini di jeans fatti da me cortissimi e top, ma sembra di avere una coperta indosso, ho raccolto i capelli a "coda di cavallo" ma sfiorano lo stesso la mia schiena nuda, li dovrò accorciare un giorno. Ascolto musica brasiliana, vado a ritmo al solito e sistemo un pò quest'inferno di camera, la mia Miss gangh non si stupisce più di tanto a vedermi ballare freneticamente anche rassettando la libreria, penserà "mah una padroncina un pò pazzarella!".
Ma si, mi piace ballare mi fa sentire viva, si viva... A volte penso a come è cambiata la mia vita, solo per aver amato ho pagato amaramente. Ricordo una sera, ero in msn con L. Lui, il mio amore,era sempre in missione,come mi mancava ,come lo avrei voluto vicino a me,Dio come desideravo stargli vicino! Anche quella sera lui mi chiese di fare sesso virtuale, e fu ancora più bello. Vivevo ogni attimo con lui, io lo sentivo davvero dentro di me e quel gioco d'amore virtuale si trasformava in un amplesso d'amore che mi faceva sentire felice. Solo così potevo sentire le sue mani sul mio corpo che facevano scivolare lentamente la mia camicia da notte di pizzo leggera,e la toglieva piano piano e scopriva i miei seni. E poi sentivo le sue mani che scendevano giù e mi spogliavano della lingerie ... era una sensazione bellissima. Lui era bravo a dirigermi nei movimenti. Solo così potevo baciare la sua bocca, sentivo che le sue labbra assaporavano la mia pelle ,le sue mani che cercavano i miei seni, la sua bocca sul mio petto che mi mordeva dolcemente i capezzoli e mi sussurrava parole d'amore .Io non resistevo, lo amavo troppo e le mie mani ....cercavano lui. Solo così potevo essere sua . In un sogno d'amore.

La solitudine

Buon giorno ,giorno!UFF oggi un'altra giornata calda, d'altronde siamo in estate, sono ancora a letto; non ho voglia di alzarmi oggi, mi sento un pò giù. La mia Miss Gangh poltreggia ai miei piedi,ma lei di solito fa sempre così. Alzo un pò i cuscini, mi adagio meglio, mi guardo intorno. Uhh che folla in questa stanza! Quasi non si riesce a contenerla! Ma è gente silenziosa, non parla, mi guarda e non mi rivolge la parola... troppo silenzio in questa stanza! Dai, accendo la mia amica musica, sii! Ecco, la stanza subito si riempie di note, comincia a vivere... ed io con lei. I miei lunghi capelli scendono disordinatamente sulle mie spalle, mi contornano il viso, la mia camicina da notte cade giù dolcemente sul mio corpo, sembra carezzarmi e lascia trasparire appena i miei capezzoli, è bella, di pizzo rosa, scivola su di me come un velo leggero. Ecco Lullaby, la mia preferita, quella che come dico io mi fa volare in alto,sulle ali della fantasia. Scatena in me pensieri stupendi, liberi da costrizioni. Io la lascio fare perchè penso che la fantasia sia la sorella pazza della ragione e che lei debba correre felice per non far sentire Gioia sola anche in mezzo alla folla! Mi manca l'allegria della mia casa, il vociare dei miei fratelli che anche per un non nulla hanno sempre da discutere. Non si mettono mai d'accordo loro; mi mancano le risate scatenate, le corse nel corridoio di casa mia per sottrarmi al solletico che mio fratello si ostina sempre a farmi, mio padre che cerca di stare serio mentre osserva la scena e ci congeda con un : "mah che bella gioventù" e sorride sornione, mia madre che ama carezzarmi i capelli quando entra in punta di piedi in camera mia ,mentre io studio.Dov'è tutto questo! Le lacrime scendono calde sul mio viso, Gioia oggi non è proprio una gioia, cosa ho fatto di male io?? La mia unica colpa è quella di aver amato tanto, di aver capito che la vita è una sola e che la si deve vivere, che devi amare chi ami e non essere schiavi di chi ti impone il suo egoismo che confonde per amore. Le mie mani scendono sul mio corpo quasi come una carezza per non farmi sentire da sola, si soffermano sul mio ventre, i miei ricordi tornano indietro a quando pensavo che potessi essere incinta di G. Quei giorni per me furono pieni di angoscia ,non perchè non volessi un bambino, anzi io li amo, ma perchè G. mi aveva incastrata,come dice lui. Non avrei mai abortito e lui lo sapeva e avrei dovuto sposarlo per completare la sua vittoria su di me. Quel giorno glielo dissi:"sai G.ho un notevole ritardo delle mestruazioni"; lui non credeva alle mie parole ,era radioso, cambiò subito attegiamento nei miei confronti. Andammo a pranzo fuori quel giorno, lo facevavamo spesso, indossavo un abito colore cielo, una giacca leggera di tonalità un pò più scura; il vestito aderiva perfettamente sul mio corpo, lasciava trasparire appena il mio ventre leggermente gonfio. Avevo raccolto i capelli in uno schignon, sembravo una ragazza che si apprestava a diventare donna, e lui , G. , me lo fece notare subito ,mi disse"la gravidanza ti fà bella più di quello che sei,sembri una donna che stà sbocciando". Quel giorno,a pranzo, G.parlava già del suo futuro ,come padre,come insegnante: programmava anche per quell'ipotetico figlio la sua vita. Io non riuscii a mettere niente in bocca, lo sentivo tutto preso da questa novità, a volte mi passava delicatamente la mano sul ventre: lì pensava c'era un'altra sua proprietà, ed io lo guardavo, aspettavo mi dicesse cosa ne pensassi io: ma non mi chiese nessun parere!. Ora si sentiva un futuro marito e padre padrone!

mercoledì 2 luglio 2008

Amore virtuale


Ieri sera serata pizza con amici,ragazzi simpatici, allegri. Mi sono divertita,ho fatto tardi ,stamattina ho fatto fatica ad alzarmi ma avevo un intervento in una ditta alle 11 e non potevo tardare. La mia Miss gangh al solito sembra dirmi: non voglio essere disturbata! Si stiracchia e riprende a dormire, che snob!!Stamattina ci vuole almeno un litro di caffè per svegliarmi,mi guardo allo specchio,no! Non sono io!Sto proprio dormendo non sembro io. Su Gioia, sveglia, metti la tua musica datti una smossa!Ah la mia musica! Accompagna tutta la mia giornata sapete? Non manca giorno che non aggiunga una canzone, spesso me le mandano gli amici della chat, loro sanno che mi piacciono. Al solito mentre mi preparo seguo il ritmo, ballo da sola, la mia Miss non vuole essere disturbata... niente partner,pazienza! Oh ! Ecco un'antica canzone siciliana d'amore, bellissima un pò melanconica dal titolo "mi votu e mi rivotu". Rievoca in me nostalgia della mia terra ma sopratutto le parole sono profonde "mi votu e mi rivoto" cioè mi giro e mi rigiro. Parla di un amore non corrisposto e che non fa dormire il protagonista che dice "mi giro e mi rigiro nel mio letto sospirando e penso a te amore mio e sogno le tue bellezze e sospiro".Quanto mi ci vedo in queste parole! Mi bastano queste note per tornare indietro con i miei ricordi,si al mio "sogno d amore" come lo chiamo io. Una sera al solito ci leggevamo in chat, io come sempre lo attendevo ansiosa, per me era come un appuntamento reale ,non virtuale. Lui quella sera era stranamente dolce, si lasciava prendere dai miei discorsi, non si distraeva come faceva di solito; si perchè lui spesso mentre chattava con me chattava anche con altre! Alle mie proteste lui mi rispondeva: mi cercano cosa ci posso fare! Insomma,come dicevo in lui traspariva una strana dolcezza ed attenzione verso di me e questo mi rendeva felice, finchè ad un certo punto lui mi chiese ..."vuoi fare l amore con me?" Io rimasi perplessa, come potevamo farlo se lui era distante da me migliaia di km? Mi disse:"non hai mai fatto sesso virtuale?'leggevo stupita ,gli risposi di no, che non avevo idea che per me era da folli. L. dolcemente mi disse di leggerlo e che avrebbe gestito lui quest'esperienza di sesso virtuale e che io mi dovevo fare solo guidare. Ero curiosa, ma felice allo stesso tempo. L sembrava che mi desiderasse ,non mi sembrava vero e provare il tutto mi eccitava. L.cominciò con parole dolci, mi diceva che mi baciava, che desiderava il mio corpo, che voleva possedermi e cominciò a guidare le mie mani, mi diceva "lasciati andare tu devi farti solo guidare". E così feci, le mie mani accarezzavano il mio seno come mi chiedeva lui di fare, sfioravano il mio ventre, scivolavano sul mio corpo; era una sensazione irreale che ti trascina non ti rendi conto più quale sia la realtà o il virtuale è un insieme che si fonde: io guidavo le mie mani sul suo corpo mi sembrava davvero di carezzarlo,baciarlo, sentivo sotto le mie dita la sua pelle, le facevo scivolare piano come fossi lì con lui, lo baciavo, le mie labbra avevano il sapore del suo corpo. Io lo vivevo!Lo abbracciavo sentivo il suo calore, le mie mani fra i suoi capelli , lo baciavo sul collo, gli sussurravo "ti amo". Le mie labbra sfioravano le sue, Dio sembrava vero !Potevo percepire il calore delle sue mani su di me che mi sfioravano i seni, la sua bocca che mordeva dolcemente i miei capezzoli, la sensazione dolce di parole susssurate all'orecchio ed io mi sentivo lì con lui! L. continuava a guidarmi in questo gioco d amore virtuale ed io lo facevo con lui. Le mie mani scendevano sempre più giù,lo cercavano, lo volevano; le mie mani giocavano alla ricerca del mio amore e non si fermavano........

La mia bocca su di lui e la sua su di me, sentivo le sue labbra che mi baciavano ovunque,siìì ... lo sentivo dentro di me, come se fosse con me. Ci alternavamo in un virtuale amplesso d'amore e fu bellissimo. Amore mio , vita mia, solo così potevo averti!

martedì 1 luglio 2008

La preda


Rieccomi, mattinata pesante, poi mi sono concessa un bel bagno a mare ...davvero rilassante ci voleva ! Ora sono a letto, la mia Miss gangh fa le fusa, almeno lei ha me che le faccio compagnia, c'è caldo anche indossare vestitini leggeri come quello che ho indosso adesso dà fastidio. Ho raccolto i miei lunghi capelli perchè sciolti mi danno fastidio, non li sopporto con questo caldo. Sono sdraiata con il mio pc sulle gambe, la mia Miss si diverte a saltarmi addosso: vuole giocare con me! Come è dolce, ha un pelo lucido nero che sembra un velluto. Mentre la mia gattina si diverte ad usarmi come tappeto, le mie gambe si scoprono, le bretelline del mio vestitino scivolano sulle spalle lasciando intravedere i miei seni: mi piace osservarmi, ma sopraggiunge in me la rabbia .Perchè non mi ha voluta! Cosa ho che non va! E il mio pensiero vola verso di lui, il mio amore, quello che a volte vorrei vicino per amarlo o solo per accarezzarlo. Quante volte la sera glielo dicevo "Sai amore mio vorrei essere vicino a te ma non per fare sesso anche solo per tenerti la mano,per starti vicina, accarezzarti piano dolcemente" gli dicevo. "Dai fammi spazio vicino a te, mi faccio piccola piccola, voglio dormire poggiando la mia testa sul tuo petto,baciarti piano gli occhi le labbra ed aspettare che ti addormenti così ti posso guardare amore mio mentre dormi"... come desideravo che queste parole del mondo virtuale divenissero realtà. Ma io amavo a senso unico, sentivo il suo disinteresse, speravo sempre che lui cambiasse nei miei confronti. Come poteva comportarsi così con me, perchè mi aveva buttata di nuovo nelle braccia di G?Per lui, il mio ex, a volte mi sembrava di essere "la sua preda di caccia",quella che i cacciatori espongono e mostrano agli altri dopo averla catturata. Così mi sentivo adesso vicino a lui! Ricordo una sera,dovevamo andare a ballare,mi preparai stavo proprio bene avevo indossato uno dei miei abiti preferiti: un pizzo nero, di quelli un pò trasparenti, che aderiva al mio corpo perfettamente come un guanto. Quest'abito ha una scollatura a "barca", così si chiama, sul petto che scorre poi sulla schiena lasciandola libera. Mi piace tanto questo vestito ,sembra fatto proprio per me.Mi truccai gli occhi, avevo usato un ombretto appena sul verde che faceva risaltare magnificamente i miei occhi, un tocco di rossetto. Quella sera avevo scelto un filo sottile di perle leggermente rosate perchè spiccavano con il nero del vestito,scarpa con tacco non molto alto. Ecco ero pronta,mi guardavo allo specchio e pensavo a lui, a L: chissà come gli sarei piaciuta! Lui a volte mi domandava che vestito indossassi ed io mi descrivevo, ma quella sera Gioia era davvero bella!! A completare la cornice del tutto i miei lunghi capelli mossi mori erano ancora più lucenti e scendevano giù come un'onda sulla mia schiena nuda. Nel locale ci aspettavano gli amici, quelli suoi naturalmente, mi presentava a loro fiero della preda che aveva con sè! Mi diceva "sei bella questa sera ,la mia perla nera" e mi baciava sul collo sulle labbra ed io mi abbandonavo a lui ,cercavo di ricucire il rapporto , il senso di colpa nei suoi confronti era forte per me. La serata era piacevole ,mi piace ballare e mi scateno quando ci sono i latino americani, mi entrano dentro mi sento vibrare come se lo vivessi dentro di me quel ritmo .Era andato tutto bene. Quando si presenta davanti a me un bel ragazzo...dove l'avevo visto?...Cercavo di ricordare, ero confusa, lui mi diceva"non ti ricordi" bla bla bla. Guardavo G., era livido in viso. Ecco chi era ,un ragazzo della chat che tempo prima ci eravamo scambiati i msn, raggelai non sapevo nemmeno parlare lui fu molto educato e cortese forse troppo, non poteva sapere... lo salutai in fretta,non mi preoccupai di intrattenerlo nemmeno più di tanto,sapevo quale fosse stata la reazione di G. Il mio timore arrivò puntuale! Salutammo frettolosamente i ..suoi amici, e andammo via dal locale, non mi prese la mano come al solito faceva ma mi strinse il polso fino a farmi male. Mi disse sei sempre la stessa non ti è bastata la lezione! Troi.......sei e troi....rimani. Andammo a casa sua, non mi rivolse la parola in macchina, farfugliava,imprecava ero spaventata. Appena arrivati ,chiuse appena la porta, mi diede uno schiaffo dritto in viso che mi prese tutta la guancia e mi lasciò stordita. Era furioso, mi spogliò avidamente, come se avesse fame di vendetta nei miei confronti e adesso voleva mangiare..la sua preda. Mi buttò sul divano e cominciò a fare sesso ma in un modo duro: mi mordeva i seni, le spalle, non diede limiti ad un sesso sfrenato e mi ripeteva "vedi così si trattano le putt................ come te". Avevo violato la sua cerchia ristretta di amici, io non potevo averne queste erano le leggi!!