domenica 13 luglio 2008

Il bacio

Rieccomi, Miriam mi ha trovato in un profondo stato di frustrazione, mi ha fatto una ramanzina... una di quelle delle sue,insomma me ne ha dette di tutti i colori, ci siamo mandate molto animatamente ai nostri paesi! Compreso di colpi di cuscino! Poi mano al cellulare e ha organizzato un'uscita con amici. Mi ha invitata molto "delicatamente" a prepararmi, non vuole vedermi a casa da sola. Essendo stata molto convincente (mi ha preso per stupida e altro ancora), ho deciso di assecondarla. E' un peperino, ma ha ragione! Che faccio a casa da sola, meglio uscire un pò, forse la compagnia degli amici aiuterà a risollevarmi. Allora, faccio una doccia, ho bisogno di sentire l'acqua scorrere su di me, come a levarmi di dosso l'amarezza, a far scivolare il pianto sul mio viso che ancora riesco a stento a trattenere; le mie lacrime si uniscono all'acqua e mi scivolano addosso, sono cocenti, l'acqua non riesce a raffredarle,e scivolano giù. Inclino il capo indietro, come a volere quell'acqua fresca affinchè raffreddi il mio viso percorso dalle lacrime. Indosso l'accappatoio, è di un bel colore azzurro, mi accoglie ancora fresca e profumata e sembra stringermi in un abbraccio morbido e confortevole. Asciugamano a raccogliere i capelli come in un turbante, e ora?? Non mi sento proprio di uscire... Manifesto la mia intenzione a Miriam, come non detto... è meglio che mi sbrighi, è infuriata! Allora mi asciugo velocemente, indosso la mia lingerie, quella che ho comperato recentemente, una culotte molto bella di seta bianca adornata di ricami floreali celeste e rosa così come il reggiseno, che raccoglie delicatamente il mio petto. Indosso un leggero completo di lino bianco, i pantaloni aderiscono perfettamente ai miei fianchi e scivolano giù sulle mie gambe in maniera armoniosa, un top nero metallizzato lascia affiorare i miei seni in maniera discreta.Trucco leggero, un filo di rossetto,spazzolata ai capelli, qualche goccia di profumo: uno dei miei preferiti,Anais Anais. Ecco sono pronta, forse è vero, Miriam ha ragione, meglio che esca. Ci ritroviamo al solito pub con i nostri amici, c'è anche Francesco, mi viene incontro, percepisce subito il mio malessere ma non mi chiede niente di più, è molto discreto, ci accomodiamo ai tavoli e cominciamo a parlare di un pò di tutto, poi mi chiede di ballare: è una delle mie canzoni preferite, neanche lo sapessero al pub, The Cure di Lullaby! Mi piace sentire il contatto del suo corpo, le sue mani sui mie fianchi; mi abbandono con la testa sulla sua spalla, sento il bisogno di tenerezze e lui lo capisce, mi sussurra all orecchio parole dolci, discrete, che mi fanno star meglio, che allontanano la mia malinconia. Apprezza il mio profumo, lo trova adatto a me, dice "è fresco, delicatamente profumato, come sei tu Gioia". Lo guardo, alzo il viso verso di lui e le nostre labbra si ritrovano unite: non mi allontano, era come se lo aspettassi quel bacio! A quello ne seguirono altri, sempre caldi, teneri. Non erano violenti e pieni di rabbia come quelli avuti nel mio triste passato, erano dolci i baci di Francesco, ed io mi lasciavo andare a queste tenere effusioni. Mi accorsi che Miriam mi guardava sott'occhio compiaciuta, non ammiccava, era felice per me.Che dolce Miriam!

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