venerdì 29 agosto 2008

Il diavolo e l'acqua santa...

Buongiorno giorno, al solito, saluto così l'inizio della mia giornata, come per darmi l'input per vivere alla meglio un altro giorno della mia vita. Mi sono svegliata molto presto oggi, ho parecchi appuntamenti e non posso far tardi, inutile ribadire l'effetto caos della mia camera... proprio mi rispecchia in questo momento! Mi crogiolo ancora nel mio letto, entra poca luce dalla finestra della mia camera, sarà di certo nuvoloso, come al solito... mi devo riabituare a questo tipo di clima, lontano da quello della mia Sicilia dove ancora è estate piena. Ieri ho rivisto Francesco, com'è caro, discreto questo ragazzo, mi ha offerto un delicato mazzetto di fiori per accogliermi al mio rientro, mi ha salutata con un bacio e una carezza come fa di solito. Era raggiante, sapete, e stava anche bene con jeans e maglietta; gliel ho fatto anche notare dicendogli " non sembri affatto un barboso bancario!". Mah, come mi sopporta? A volte mi domando davvero dove trova la pazienza e la costanza di venirmi appresso. Una pazzerella come me, sempre con la testa in un altro posto, confusa da tanti pensieri; anzi, da UN pensiero, quello che è sempre vigile dentro la mia testa: il pensiero per L. Sono difficile da gestire, ma Francesco sembra capirmi, trova sempre il modo per farmi distarre un pò quando sono con lui; lui è la mia serenità, il mio amore L. la tempesta dentro di me. Sono come "il diavolo e l'acqua santa", ecco a cosa li paragono: da uno ricevo la passione che mi sconvolge come un ciclone, che mi travolge e mi stordisce, l'altro è come la brezza marina, che ti fa star bene e ti rinfranca lo spirito. Ecco, come sono diversi, ed io tra di loro sempre più indecisa! Farmi travolgere dal vento della passione o abbandonarmi tra le braccia di un angelo? Mi trovo come in un limbo, costretta a scegliere la strada tra l'inferno e il paradiso, tra la passione travolgente e l'amore dolce e sereno. Devo riflettere, qualsiasi sarà la mia decisione, io sò che ne soffrirò!

martedì 26 agosto 2008

Amanti di un sogno

Rieccomi. Sono nella mia camera, con l'unica sorella che ho, la solitudine: si, io e lei ci facciamo compagnia! Sono tornata da poco, sono un pò stanca, osservo una coppetta di petali essiccati posta sulla mia scrivania: sono petali di rosa, il ricordo del mio amore, la mia mano ne porta un pò vicino al mio viso, cerco di coglierne ancora il profumo, socchiudo gli occhi e il mio pensiero và indietro a quel giorno... Ci eravamo dati appuntamento nei pressi di un noto bar del Lungomare di Catania, lui era lì, puntuale, mi aspettava. Indossava la sua divisa di ufficiale, che lui porta con onore e abnegazione: era bellissimo, il suo viso leggermente abbronzato, i suoi grandi occhi chiari, il suo sorriso; non smettevo di guardarlo, ero alle stelle, il mio cuore batteva all'impazzata. L.mi ha salutata con il saluto militare, portando la mano dritta sulla visiera del suo cappello, l'altra mano la teneva dietro la schiena; io capirete che ero un pò perplessa, un saluto così non me lo aspettavo, ho accennato un timido sorriso, non sapevo che fare! E invece, ecco apparire un mazzo di splendide rose dai colori tenui: ecco cosa nascondeva dietro la schiena! Ci siamo abbracciati a lungo, baciati, non curanti dei passanti che ci guardavano con sguardi ammiccanti e forse anche solidali; chissà, forse erano felici anche loro per la nostra felicità. L. mi baciava, mi diceva parole dolci che mi riempivano il cuore... quanto ho desiderato tutto questo! Lui mi sussurrava "sei bella, sei davvero una gioia da vivere, sei la mia Gioia". Abbiamo fatto una breve passeggiata, non la finivamo mai di guardarci, i nostri sguardi erano complici di quel momento, sapevamo tutti e due cosa volevamo; lui ruppe ogni indugio proponendomi di andare a casa sua. Quanto era lontano il tempo quando mi voleva offrire solo un caffè, adesso eravamo di nuovo insieme, ma stavolta era diverso: lui mi ama, e me lo dice! Non ero più solo io ad amarlo, adesso lui ricambiava il mio amore! Lo sò che non possiamo di più, che le nostre sono solo "gocce d'amore" come dico io, ma mi accontento, per amore si deve anche accettare che a volte devi restare nell'ombra. La sua casa era ordinata, bei mobili in stile erano nella camera grande, si notava subito che era un appartamento poco vissuto: ma d'altronde lui ci vive poco. Mi ha fatta accomodare su un salotto dalla tapezzeria color rosso cardinale con foglioline d'oro che si rincorrevano sulla stoffa, davvero bello, un carrello con dei liquori stava vicino alla poltrona del salottino. C'erano inoltre alcuni bei quadri e ai muri tende a cascata di prezioso pizzo scendevano giù dal soffitto e rendevano l'ambiente più romantico. L. preparava due drink, ed io l'osservavo: si era tolto la giacca della divisa, adesso era in camicia, potevo notare il suo fisico alto, forte, muscoloso; ogni tanto si girava verso di me e mi mandava un bacio, ed io sorridevo a lui, il mio amore. Dolci note di musica classica si diffondevano nell'ambiente, lui sà che io amo questo genere di musica e mi invitò a ballare con le note di Chopin. Il mio amore mi stringeva dolcemente a sè, mentre ballavamo sentivo il calore del suo corpo, percepivo l'odore del suo profumo che mi inebriava: non era un sogno, lui era lì con me. Mi ricopriva di baci, io lo accarezzavo, lo baciavo; poi, piano piano, L. cominciò a spogliarmi con dolcezza, come se volesse assaporare l'incanto di quei momenti, ed io mi lasciai trasportare in quel rituale d'amore. Le mie mani lo accarezzavano, quante volte avevo desiderato di farlo lo spogliavano dei suoi indumenti; lui mi baciava e mi sussurrava parole dolci, bellissime, che io avevo atteso e che ora ascoltavo felice. Baciavo il suo magnifico petto, le mie labbra lo sfioravano piano sulla pelle; le nostre labbra si cercavano, le nostre mani scivolavano sui nostri corpi affamati d'amore,erano alla ricerca dei nostri ...sessi. L.mi carezzava i seni, li baciava, le sue mani su di me mi facevano vibrare dentro: mi sentivo come il suo strumento d'amore, come se le sue mani sfiorassero le corde di un'arpa, ed il meraviglioso suono si percuotesse sullo strumento musicale. Ecco, io lo vivevo così, lui mi faceva vibrare come le corde di un'arpa! Il mio amore mi sussurrava "ti amo", le mie mani scendevano su di lui, le sue mi cercavano appassionatamente. Vivevamo questi momenti in un modo fantastico, mi abbandonai a lui completamente,i nostri corpi si unirono in un intenso ritmo sessuale, sembrava che le nostre bocche non si sazziassero mai dei nostri baci,io su di lui ,godevo intensamente , stavolta ,lo sentivo davvero tutto dentro di me! potevo coglierne le sensazioni udire la sua voce ,i suoi gemiti sentire la sua calda pelle sotto le mie mani e offrìì a lui tutta me stessa in un amplesso d'amore bellissimo,che ci vide... arrivare insieme con un grido di piacere ,che si unì alle note di Chopin,le nostre labbra si incontrarono ancora, come a suggellare questo nostro incontro d amore.Eravamo diventati "gli amanti di un sogno". Un bacio amore mio, vita mia.

sabato 23 agosto 2008

Vivere un sogno...

Buongiorno giorno, stamattina mi sono svegliata presto, le prime luci dell'alba filtrano debolmente attraverso le tende della finestra della mia camera, un'aria sottile fresca si fa spazio fra di esse, non si ode ancora il frastuono del traffico cittadino, la città ancora dorme. Miss, oramai lo sapete, la mia gattina, dorme ancora, non oso spostare nemmeno un piede per non svegliarla. Sapete, dorme come una bimba in questo momento, a "pancia in sù", è stupenda a guardarla. Accendo la mia musica e metto le cuffie per non svegliarla, resto ancora a letto, un letto disfatto, sembra abbia fatto la lotta stanotte con me!! Mi metto comoda, appoggio la testa sui cuscini, un grazioso pigiama dai colori tenui mi ricopre appena, i miei capelli scendono disordinatamente sulle mie spalle e sui mie seni, hanno un buon profumo e di tanto in tanto li sposto indietro dal mio viso, il pc prende posto sulle mie gambe... il mio pc! Scrigno dei miei pensieri, dei miei desideri e delle vicessitudini della mia vita. Ed ancora oggi, sarà lui che si farà partecipe degli ultimi eventi, delle mie gocce di felicità che stò vivendo in questi giorni, purtroppo solo "gocce" che riescono appena a dissetarmi, ma che cerco di assaporare in tutta la loro magnificità. Sapevo del suo arrivo, parlo di lui naturalmente, del mio amore, e volevo essere splendida per quel momento. Ho acquistato un abito davvero grazioso, elegante nella sua semplicità, un "tubino" con sfondo bianco, impreziosito da una delicata fantasia floreale color pastello, proprio per quest'incontro; come lingerie, un corpetto di pizzo bianco e slip in coordinato. Sul mio corpo abbronzato spiccava benissimo, le trasparenze candide del pizzo lasciavano intravedere i miei seni rotondeggianti ed i miei capezzoli affioravano sensualmente sotto di esse, il mio pube risaltava sotto la tramatura dei fiori di pizzo. Infine, morbidi sandaletti e borsa bianca completavano il mio abbigliamento. L'abito fasciava benissimo il mio corpo, si adagiava sui miei fianchi come volesse carezzarli, una bella scollatura, sia sui miei seni che sulle spalle, mostrava il colore bronzeo della mia pelle. Ho preferito al solito un trucco leggero, che risaltasse il colore grigio dei miei occhi, che forse per la felicità quel giorno apparivano ancora più lucenti e un filo di lucida labbra. Spazzolavo accuratamente i miei lunghi capelli, facevo tutto meticolosamente, l'ansia mi faceva tremare le mani, il mio cuore era in fibrillazione, il mio pensiero era solo quello... stavo per riabbracciare il mio amore. Quante volte avevo accarezzato questo momento, il desiderio di poterlo baciare, stringerlo in un dolce abbraccio, sentire il calore delle sue mani su di me... quante volte l'ho desiderato ed ora, ecco, tra poco L. sarebbe stato con me, solo per me. Non è un sogno, ripetevo fra me e me, è la realtà Gioia, non stai chiudendo gli occhi ancora una volta per sentirlo vicino a te, adesso lui è lì che ti aspetta, e stavolta non aprirai gli occhi e non ti ritroverai da sola. Adesso, potrò vivere il mio sogno....

venerdì 22 agosto 2008

La tela del ragno

Buongiorno giorno! Oggi vedo tutto grigio..non perchè mi sia svegliata da poco, ieri ho avuto un grosso dispiacere, forse meglio dire delusione..si! Metto la mia musica, almeno lei è lì, l'ascolto e non mi delude... sono ancora a letto, ho un pò di male al ginocchio, tanto per cambiare ho preso un'altra bella botta, sono inciampata di nuovo, sono una frana vivente! Non fa caldo stamattina, leggere folate di vento sollevano le tende della mia finestra, sono vestita solo della mia lingerie, è di un delicato color carne con un leggero pizzo in tinta, mi piace, si fonde con il colore della mia carnagione e sembra non esserci nemmeno, lascia trasparire i miei seni ed il mio pube che affiorano maliziosamente da sotto le trasparenze, sono davvero sensuale, peccato lo sia stamattina solo per la mia gattina! Il solito disordine permane nella mia camera, ma oggi non voglio neppure guardarlo, Miss, la gattina, passeggia sulla mia scrivania, ora è saltata sul mio letto, si stende vicino me, forse si sente un pò sola anche lei. A volte, quando ti fai un'idea di una persona e poi ti accorgi che non è come credevi fosse, allora si che è una brutta delusione, specie se è un amico, ti lascia un senso di amarezza e un pò di malinconia dentro. Appoggio la mia testa sui cuscini e raccolgo i miei capelli con un grosso fermaglio, ed il mio sguardo cade su un "ragnetto" che non sò come è sul soffitto della mia camera, forse vorrebbe tessere la sua ragnatela, dove poi cadranno le piccole prede, ma io non glielo permetterò! Ho capito in tempo il suo programma!. Alla fine, se ci pensiamo un pò, gli uomini a volte sono come i ragni, attirano la loro preda nella loro ragnatela, e poi, magari, si vantano del loro successo. Si è fatto tardi, è meglio che mi dia una smossa, ho parecchi impegni oggi e non voglio tardare,ancora una coccola alla mia Miss, e via... lei, lo sò, non mi deluderà mai!

martedì 19 agosto 2008

La forza dell'amore

Sono nel salottino, al piano di sopra della mia casa di campagna, quì c'è un bel fresco e si sta bene. Le finestre si affacciano sul giardino di aranci e il profumo delle zagare in fiore, che si diffonde nell'aria, è intenso. E' tardo pomeriggio, non fa molto caldo, indosso un leggerissimo "prendisole" di colore rosso senza bretelline, con un'ampia scollatura, che mette ben in mostra la mia bella abbronzatura sui seni e sulle mie spalle. Mi piace come mi veste, scivola sul mio corpo perfettamente. Al solito sono scalza, ed ho raccolto i miei capelli in una lunga treccia,insomma.... sembro una "campagnola sexy". La mia Miss, la gattina, ozia che è una meraviglia, sembra davvero godersi lei la vacanza! Sonnecchia beata e mi sembra pure annoiata... non c'è più mondo!! Mia madre "sferruzza" al piano di sotto, vuol finire in tempo un maglioncino per me, ha le mani d'oro, riesce a far capi a maglia davvero belli. Chiacchera con mio padre, che le sta vicino sulla sua sdraio: lei non lo lascia mai da solo, e si fanno compagnia. I miei fratelli( che cari!) "fortunatamente" non ci sono, così c'è un pò di pace! Stanno sempre a discutersela per tutto, a volte non li sopporto, si comportano come dei bambini. A loro sembra che io abbia sempre dieci anni, si divertono, anzi a dire il vero ci divertiamo ancora a rincorrerci per farci il solletico. Mi prendono in braccio, tirano la mia treccia e mi fanno arrabbiare, facciamo la lotta a bagnarci con i con i secchi pieni d'acqua... forse non siamo cresciuti, nessuno di noi! Anche oggi ha telefonato L., l'ho sentito verso di me dolce come non mai. Era un fiume in piena, parlava, parlava, sentivo in lui il bisogno di avermi vicina; o forse la lontananza dalla propria terra rende più sensibili agli affetti lontani... io lo ascoltavo, e le sue parole per me erano musica nel mio cuore. Gli ho raccontato che ho rivisto Giuseppe, lui è apparso subito preoccupato, mi ha detto "ti proteggerò con il pensiero e con la forza dell'amore, come se fossi lì accanto a te! Ti sono vicino, ricordalo". Le sue parole le ha scritte nel mio cuore con inchiostro d'oro indelebile, mi ha detto " tu sei una Gioia da vivere ". Lo sò che il nostro è un rapporto difficile. Un grosso macigno legato ai nostri piedi non ci permette di volare: il nostro amore non può ancora esser a "cielo aperto", vive solo chiuso dentro di noi, dove nessuno, nessuno, ha la chiave per scoprirlo. Io lo sò che vivo nascosta nel suo cuore, mi sussurra parole bellissime, mi dice "sono l'aria che entra dentro di te, come il vento che ti sposta i capelli, come l'acqua che ti ristora nei momenti più caldi della tua vita. Mentre parlo con L. un nodo alla gola mi stringe fino a farmi male, un brivido percorre la mia schiena, il desiderio di essere tra le sue braccia è fortissimo; lui avverte questo mio malessere e continua, pregandomi di non piangere, mi manda un bacio ed io lo sento sulle mie labbra. Un sogno ci tiene uniti, un sogno che non svanisce nei nostri cuori e ci lega contro tutto e tutti. Un bacio sulle labbra, amore mio, vita mia.

domenica 17 agosto 2008

Eclisse di Luna

Eccomi quì! Un altro giorno sta scorrendo via, sono seduta sulla mia sdraio, fuori, nel patio di casa mia. E' una bella serata fresca, ho lasciato sciolti i miei lunghi capelli sulle spalle, non mi danno fastidio stasera, non temo il caldo. E loro sembrano divertirsi a giocare con me, a coprirmi il viso appena si alza una leggera folata di vento. Indosso pantaloncini di jeans cortissimi che mostrano le mie cosce ben abbronzate, un delicato top rosa leggerissimo che lascia trasparire la rotondità dei miei seni, che i miei capelli a volte aiutati dal vento ricoprono come fossero gelosi di farli vedere... Osservo uno spettacolo della natura, un'eclisse di Luna che nitidamente si staglia nel cielo limpido e stellato di una notte di metà Agosto. C'è un gran silenzio intorno a me, si sentono appena i grilli che mi fanno compagnia con il loro canto. Da poco ho sentito L., il nostro ormai è diventato un appuntamento serale telefonico. Io lo aspetto sempre con ansia, ci raccontiamo la nostra giornata, stasera mi ha confermato il suo arrivo prossimo in Italia. La mia felicità è alle stelle, le sue parole mi hanno fatto "vibrare" dentro come corde di violino magicamente sfiorate da un maestro violinista. Anche lui stanotte ha ammirato l'eclisse di Luna, ed abbiamo chiuso gli occhi e idealmente ci siamo baciati, sotto questo stupendo fenomeno della natura, stringendoci in un meraviglioso abbraccio. Mi ha sussurrato "ti amo" ed io "si amore mio". Ormai è notte, la Luna risplende di nuovo, è lei la "regina della notte" sembra dire, e pare sorridere ... lei stanotte ci ha unito ancora, idealmente, in un dolce bellissimo abbraccio d'amore. Un bacio amore mio, vita mia.

lunedì 11 agosto 2008

Amare l'amore...

Buongiorno giorno, oggi mi sembra più bello degli altri... sono nella mia camera della casa in campagna: stamattina al mio risveglio le prime luci dell'alba filtravano attraverso le persiane della mia finestra. Il cinguettio degli uccellini è davvero bello, così diverso dal rumore della città, sembra di stare in un luogo fiabesco. E' rimasta la stessa di sempre la mia stanza, ci sono ancora le mie "bambole di campagna" come le chiamavo io, i quadretti appesi al muro, ricordi di lavoretti fatti a scuola, il mio divanetto preferito dove giocavo con le mie bambole, i miei libri di fiabe che mio padre amava leggermi quando non riuscivi ad addormentarmi, ed io lo ascoltavo fino a crollare dal sonno. Non mi stancavo di ascoltarlo, mi piaceva come poi anche le mimava, trasformandosi ora un gatto che miagolava, ora in un principe che cavalcava un cavallo bianco per salvare la sua principessa. Al piano di sotto sento mia madre, che parla con la moglie del nostro contadino, la signora Rosina, si raccontano chissà cosa... la sento rilassata come da tanto non lo era più. Il profumo del caffè arriva fino alla mia camera al piano superiore, mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando ero una ragazzina spensierata che pensava solo a giocare, rincorrendo le papere del cortile con i miei fratelli che cercavano di prenderle e farle volare in aria! O quando ci nascondevamo nel giardino degli aranci, e mia madre che si disperava, che ci chiamava per farci lavare prima di sederci a tavola. O quando mio padre mi prendeva sulle sue spalle "a cavalluccio" e mi faceva raccogliere i primi grappoli dorati che pendevano dal pergolato. Questa camera mi ha visto bambina spensierata, prossima dubbiosa sposa, ed ora mi vede innamorata di un uomo che è tutta la mia vita. Stanotte ha telefonato L. Aspettavo la sua telefonata, è stato così bello sentire la sua voce: mi ha raccontato un pò di quello che aveva fatto durante questo periodo, mentre io gli ho raccontato degli spostamenti di residenza in questi giorni da parte della mia famiglia. Mi ha detto parole dolci, alternate ad un" ti mando un bacio, mi manchi" ed io di rimando " una carezza ed un bacio, amore mio". Quando sono al telefono con L.( perchè, sapete, lui è al termine della sua missione all estero) ho la sensazione di "volare in alto ", sono felice, vorrei essere fra le sue braccia, accarezzarlo e farmi amare senza limiti. Lui mi fa sentire "donna", le sue mani su di me sono come quelle di un artista che sà modellare la sua creatura con la passione della sua arte e lui, il mio amore, sà farmi "amare l'amore"... ed io dò a lui tutta me stessa! Chiudo gli occhi come per assaporare questo dolce momento, la sensazione del calore delle sue mani su di me, delle sue labbra sulle mie... e le dita della mia mano passano delicatamente, come petali di rosa, sulle mie labbra come a volere cogliere e trattenere il sapore delle sue. Manca poco ormai, tra poco ritornerà ed io l'aspetterò per amarlo ancora .Un bacio amore mio, vita mia.

domenica 10 agosto 2008

Notte di San Lorenzo

Eccomi quì! Non sono a casa in città, ci siamo trasferiti in campagna per qualche giorno. Non è che la cosa mi faccia impazzire di ...piacere, ma lo facciamo per far stare meglio mio padre. Quì specialmente la sera c'è un pò di fresco e lui ama la campagna. Ci troviamo un pò distanti da Catania, è una bella campagna ricca di alberi da frutto, olive, pistacchi, vigneti gestita da sempre da una famiglia di contadini che si occupa dell'andamento della tenuta. La casa era un grande casolare antico, con annessi 2 frantoi, che mio padre ha fatto restaurare e ne è venuta una spendida abitazione, situata sopra un'altura, che sembra dominare tutta la proprietà. Io mi trovo seduta sulla mia "sdraio" nel patio antistante la casa, sotto un bellissimo pergolato, la passione di mio padre che curava personalmente fino a poco tempo fa: grappoli ricchi di acini pendono giù e sembrano messi lì per farsi ammirare nella loro bellezza. Presto i grappoli si coloreranno d'oro o bruniti e saranno anche meta di golosi uccellini; un delicato profumo di zagara si diffonde nell'aria, mischiato al profumo dell'erba dà una piacevole sensazione. Oggi al nostro arrivo, già annunciato alla famiglia dei nostri mezzadri, ci hanno accolto con gran festa, ci hanno offerto del pane fatto da loro nei forni a pietra e della frutta fresca. Come sempre sono stati rispettosi, come lo siamo noi verso di loro, augurandoci un buon soggiorno. Sono delle brave persone, onesti e gran lavoratori, mi chiamano con rispetto " signurinedda " (piccola signora) e a mio padre "Capitano" (anche se da molto tempo mio padre non naviga più), e per loro noi siamo sempre "i signuri catanisi" (i signori di Catania): un senso di rispetto e di distinzione verso altre famiglie del luogo. Oggi ho raccolto i miei capelli in un'unica treccia che ho fatto girare intorno al capo, li ho adornati con mazzolini di zagara profumata, mi piace farlo quando sono in campagna; i miei fratelli si divertivano a deridermi, cantandomi "o campagnola bella", ed io li "ringraziavo" molto dolcemente con secchiate d'acqua che scaricavo molto "delicatamente" addosso a loro. Si, lo sò, a volte sono di una "dolcezza" incredibile!Così imparano a sfottermi! Stanotte è la notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti. Ed io stò a naso in sù, quì il cielo è nitido, stellato, non è offuscato da luci di città o altro che ne nasconde la limpidezza notturna, sembra che si possano davvero toccare le stelle, la costellazione di Cassiopea si distingue perfettamente fra le altre. E' una cornice ad una splendida notte d'estate, con il canto dei grilli, le luci delle lucciole e le falene che girano intorno alle lampade accese del patio, una splendida luna che si staglia nel cielo stellato ed i sogni di una ragazza che aspetta di vedere cadere le stelle per esprimere il suo desiderio, poter riabbraciare presto il vero amore della sua vita. Un bacio amore mio, vita mia.

giovedì 7 agosto 2008

Se l'amore è luce..

Rieccomi, oggi un'altra giornata molto calda, ma almeno è un caldo secco, molto familiare alla mia pelle abituata a certe temperature estive; in Sicilia non ci sono sconti sul caldo di agosto, è caldo e basta!! Vado spesso al mare, sapeste che bello quì da me a Catania, un mare ancora azzurro, pulito, dove puoi guardare anche i fondali marini. Il nostro Sindaco ogni anno si adopera affinchè i catanesi che restano in città possano usufruire delle strutture pubbliche che ci consentono di fare il bagno a mare anche restando in città. Una bella iniziativa davvero, così io non devo fare molta strada per andare a mare, scendo a Piazza Europa, una bellissima piazza che dà sul mare, ricca di alberi ad alto fusto che ti assicurano anche un pò di ombra. E' una bella zona di Catania ed è molto frequentata, specialmente la sera, da tanti giovani che la usano come punto di incontro. Stanotte Miss, la mia gattina, non mi ha fatto dormire: mi passeggiava addosso, non trovava la ... posizione! Inutili le mie proteste, lei non aveva sonno, e non solo ... stamattina presto ha cominciato a richiedere coccole e croccantini!! . Insomma, Miss alle volte è davvero "tremenda!". Il caldo è torrido, sono vestita solo della maglieria intima, mi guardo, sono molto abbronzata, mi piace questo colore bronzeo sulla mia pelle, con i colori tenui della lingerie sembro davvero sexi... mi faccio i complimenti da sola, almeno mi gratifico, ne ho bisogno. Sono un pò giù, anzi no, sono furiosa!! Oggi sapete chi mi aspettava fuori dal centro dove mio padre è ricoverato? Giuseppe, il mio ex. Lo avevo già incontrato, da mio padre, era lì per "visita di cortesia"dice lui... la cosa mi era sembrata sospetta!! Ed eccolo oggi che mi aspettava all'uscita, stava lì, sotto il sole, almeno trentotto gradi la temperatura. Nel suo impeccabile abito di lino chiaro, sempre un bell'uomo( ha molto charme, questo glielo devo! ) si vedeva che era ansioso, ma non lasciava trasparire alcun segno di inquietudine. Mi ha saluta con naturalezza, non volevo fermarmi, ero a disagio, non sapevo che fare. Mi ha invitata a prendere un aperitivo, "come ai vecchi tempi" mi diceva, solo per parlare un pò, senza alcuna scusa di fondo. Ho temporeggiato, ho cercato delle scuse e poi... lo sò, direte come una "scemotta", ho accettato... ma solo per dimostrare a lui che non ho paura e che sò affrontarlo! Siamo stati in un noto bar del lungomare di Ognina, un rione di Catania. Giuseppe appariva cortese, dolce, parlava con una dolcezza che mi meravigliava, mi ha fatto tanti complimenti; indossavo un prendisole giallo oro, che metteva in risalto la mia splendida abbronzatura, i miei capelli, appena tenuti indietro da un grosso fermaglio, lasciavano trasparire le mie spalle totalmente scoperte. Lui mi osservava compiaciuto, ma non in modo indiscreto. Io ero li, di fronte a lui, sapevo che prima o poi avrebbe iniziato a parlare di noi due. Mi sforzavo di non lasciar trasparire il mio disagio o meglio il nervosismo. Lui ha cercato di farmi "ragionare", mi diceva "rifletti.. io lo sai, ti amo più di prima!". Io lo ascoltavo, non riuscivo( al solito) ad aprire bocca, mi limitavo a dire solamente che ormai fra noi non poteva più andare avanti, ma Giuseppe pareva che non sentisse le mie parole, e più parlava e più sembrava che un "telo scuro" ci dividesse. Mi sembrava quasi di non volerlo vedere, la mia mente era lontana da lui, non lo ascoltavo. Se l'amore è luce in quei momenti io ero al buio! Giuseppe cercava di convincermi, ed io mi concentravo solo sul Mio amore, quello per L. Quando penso a lui, mi illumino, quando lo sento sono radiosa, la sua calda voce per me è una dolce musica che mi inebria e mi rende felice. E pensando a lui, io stamani ho trovato ancora una volta la forza per essere lì, di fronte a chi per tanto tempo ha offeso la mia dignità, a chi si era preso la mia vita senza chiedermi neanche il permesso! Un bacio sulle labbra a te,amore mio, vita mia.

sabato 2 agosto 2008

Il faro e la sua lampada

Rieccomi a casa mia! Finalmente sono ritornata, l'emozione è stata fortissima, già sull'aereo contavo i minuti che mancavano per essere di nuovo quì : dall'oblò dell'aereo guardavo giù e vedevo la mia terra, tinta da quel giallo caratteristico del periodo, che denota la siccità dei campi, mi appariva bello anche questo, sapete cosa mi sembrava? Un girasole in mezzo al mare la mia bella Sicilia, pareva mi aspettasse a braccia aperte. L'etna avvolta da un denso fumo bianco annunciava ai forestieri che lei è in eruzione; è come uno splendido fiore di cactus, che sboccia solo la notte e di cui solo pochi possono ammirare e godere della sua magica bellezza. Sembrava dare per la notte l 'appuntamento a chi volesse guardarla, nella sua meraviglia notturna, avvolta da nuvole rosse che vengono attraversate da spettacolari esplosioni, che sembrano toccare il cielo. Si abbellisce i fianchi di roventi colate che si stagliano nette nell'oscurità della notte. Lo sò che la mia terra ha poco da offrire economicamente, ma la sua bellezza è la nostra ricchezza, siamo ricchi noi siciliani di bellezze paesaggistiche che pochi al mondo hanno... questo è il nostro patrimonio! Il mio primo saluto è stato per mio padre, sono andata a trovarlo lì dove adesso cercano di curarlo. Si è fatto trovare ben ordinato e profumato, come un fidanzato che aspetta "a zita "(la fidanzata), l'ho abbracciato e l'ho stretto delicatamente a me. Il contatto fisico con quel corpo una volta muscoloso, fiorente, possente ha invece trovato un fisico deteriorato dalla malattia, magro e sfinito dalle cure. Non riuscivo a trattenere le lacrime, un nodo maledettamente doloroso mi stringeva la gola. Mi ha tenuta a lungo abbracciata a se e così ho potuto nascondere le lacrime che, adesso mentre scrivo, scendono copiose sul mio viso. E' stato lui a farmi coraggio, sapete?! Mi ha rassicurata dicendomi che le nuove cure saranno per lui più efficaci, che presto starà meglio. "Stai tranquilla, Gioia di papà, vedrai che mi rimetterò presto" mi diceva ed io non smettevo di accennare un "si" con la testa, non riuscivo a parlare... ma dove la prende questa forza? Abbiamo parlato a lungo, mi ha fatto trovare pure i biscottini che mi piacciono tanto... che grand'uomo mio padre! Ha organizzato così, nel suo letto di sofferenza, una piccola festa con i dolcetti per la sua Gioia, "a nica" (la piccola), che è tornata a casa! Mamma mi ha preparato un pranzo "Luculliano" ... non sono proprio riuscita a mangiare tutto! Mi sono sforzata solo per farla contenta, per non sentirle poi dire "devi mangiare, sei magra fatta !"... le solite preoccupazioni delle mamme.
Abbiamo parlato a lungo, come ai vecchi tempi, io sdraiata sul mio letto e lei vicina a me, che ogni tanto per avere conferma di qualcosa mi dice "ho fatto bene Gioia? ho parlato bene?"... questo ed altri fattori denotano la grande insicurezza che è sempre stata in lei che per farzi forza si è sempre adagiata su mio padre, che ha fatto di me la sua "mamma" dove si rifugia nei momenti di grande sconforto. Ma io l'amo così, insicura, fragile al tempo stesso, una piccola donna che a modo suo cerca di nascondere le sue fragilità dietro qualcuno della sua famiglia. Lei ci tiene a sottolinearlo che "è la mamma" e come tale la dobbiamo sempre ascoltare e rispettare! E sapete cosa dice sempre per darsi un "atteggiamento" come dico io? "Mata a purtari rispetto, fino a quannu ho novantanove anni nove mesi e nove giorni!" (mi dovete rispetto fino a quando avrò novantanove anni nove mesi e nove giorni) corredato da un mio "azz.." finale e lei al solito "Gioia,finiscela! ora ciù dico a tò padre" (smettila, ora lo dico a tuo padre ) ... come sempre si rifugia nell'autorità di papà per far valere la sua ! Oppure quando piange disperata per la salute di mio padre, si rivolge a me e come voler aiuto mi dice: "Tuo padre è la luce della mia vita,come faccio senza di lui.."! Ed io sò che dietro quelle parole dettate dalla disperazione c'è una vita trascorsa insieme, fatta di amore una per l'altro, di mio padre che ancora oggi la prende per mano per farle attraversare la strada, come ad una bimba, che la chiama ancora "la mia bambola", perchè i suoi occhi non hanno mai visto sfiorire la bellezza che era in lei, una bella ragazza mora di cui lui è ancora innamorato. Io vedo i miei genitori come "il faro e la sua lampada", sono uno in funzione dell'altro e non hanno ragione di esistere se viene a mancare uno di loro. Cara, dolce e fragile mammina mia, una bimba insicura e indifesa che riveste maldestramente il ruolo di mamma e di moglie. Ti adoro!.. Ed ora sono quì fra le mura amiche della mia camera, che mi hanno accolto con un caldo abbraccio, fra le mie bambole di porcellana che mi hanno vista gioire, piangere, che ascoltavano i miei sogni a occhi aperti, che erano lì ad aspettarmi... i miei libri,le mie piccole cose, sembrano che tutte mi sorridono, anche a loro è mancata Gioia!