domenica 10 agosto 2008

Notte di San Lorenzo

Eccomi quì! Non sono a casa in città, ci siamo trasferiti in campagna per qualche giorno. Non è che la cosa mi faccia impazzire di ...piacere, ma lo facciamo per far stare meglio mio padre. Quì specialmente la sera c'è un pò di fresco e lui ama la campagna. Ci troviamo un pò distanti da Catania, è una bella campagna ricca di alberi da frutto, olive, pistacchi, vigneti gestita da sempre da una famiglia di contadini che si occupa dell'andamento della tenuta. La casa era un grande casolare antico, con annessi 2 frantoi, che mio padre ha fatto restaurare e ne è venuta una spendida abitazione, situata sopra un'altura, che sembra dominare tutta la proprietà. Io mi trovo seduta sulla mia "sdraio" nel patio antistante la casa, sotto un bellissimo pergolato, la passione di mio padre che curava personalmente fino a poco tempo fa: grappoli ricchi di acini pendono giù e sembrano messi lì per farsi ammirare nella loro bellezza. Presto i grappoli si coloreranno d'oro o bruniti e saranno anche meta di golosi uccellini; un delicato profumo di zagara si diffonde nell'aria, mischiato al profumo dell'erba dà una piacevole sensazione. Oggi al nostro arrivo, già annunciato alla famiglia dei nostri mezzadri, ci hanno accolto con gran festa, ci hanno offerto del pane fatto da loro nei forni a pietra e della frutta fresca. Come sempre sono stati rispettosi, come lo siamo noi verso di loro, augurandoci un buon soggiorno. Sono delle brave persone, onesti e gran lavoratori, mi chiamano con rispetto " signurinedda " (piccola signora) e a mio padre "Capitano" (anche se da molto tempo mio padre non naviga più), e per loro noi siamo sempre "i signuri catanisi" (i signori di Catania): un senso di rispetto e di distinzione verso altre famiglie del luogo. Oggi ho raccolto i miei capelli in un'unica treccia che ho fatto girare intorno al capo, li ho adornati con mazzolini di zagara profumata, mi piace farlo quando sono in campagna; i miei fratelli si divertivano a deridermi, cantandomi "o campagnola bella", ed io li "ringraziavo" molto dolcemente con secchiate d'acqua che scaricavo molto "delicatamente" addosso a loro. Si, lo sò, a volte sono di una "dolcezza" incredibile!Così imparano a sfottermi! Stanotte è la notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti. Ed io stò a naso in sù, quì il cielo è nitido, stellato, non è offuscato da luci di città o altro che ne nasconde la limpidezza notturna, sembra che si possano davvero toccare le stelle, la costellazione di Cassiopea si distingue perfettamente fra le altre. E' una cornice ad una splendida notte d'estate, con il canto dei grilli, le luci delle lucciole e le falene che girano intorno alle lampade accese del patio, una splendida luna che si staglia nel cielo stellato ed i sogni di una ragazza che aspetta di vedere cadere le stelle per esprimere il suo desiderio, poter riabbraciare presto il vero amore della sua vita. Un bacio amore mio, vita mia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

gioia con tutte queste tue riflessioni .....puoi farci un libro...sei bravissima è un idea no? complimenti ...e vedrai che verra' il giorno che la tua tristezza finira' e inizieranno i giorni di felicita'....e in quei giorni i sogni si realizzano....baci.

devil