sabato 26 luglio 2008

Un abbraccio... una carezza

Oggi giornata uggiosa, non riesco ancora ad abituarmi a quasto clima così variabile, ad un caldo umido, che ti si appiccica addosso. E' un clima diverso di quello della mia Sicilia, lì almeno il caldo è secco e raramente afoso, insomma è "caldo e basta!" Stamattina ho lavorato, al ritorno a casa la mia Miss e Miriam mi aspettavano, le ho trovate che giocavano."AH! bene" ho detto loro,"ed io lavoro vero??!" Meno male che ho loro, sono la mia... gioia. Metto un pò di musica, ma non di quella che mi rasserena, no, ho bisogno di musica che mi stordisca... come mai penserete?? Eh si! oggi ho ricevuto una telefonata di quelle che speravo non ricevere mai più.Ha telefonato G.si Proprio lui! Il mio ex fidanzato. Ormai da molto tempo mi ero sforzata di accantonarlo in un angolo remoto del mio cervello,messo lì non solo per dimenticarlo, ma per non ricadere di nuovo nella sua rete. Quando ho sentito la sua voce...potete immaginare cosa io abbia provato. Sul momento volevo chiudergli il telefono in faccia, si! Poi no, ho pensato "devo affrontarlo", anche se il mio cuore batteva come impazzito. G. è stato calmo, parlava in un modo composto, non alterava minimamente la sua voce, mi chiedeva come stessi nella nuova residenza ,del mio lavoro, dei miei studi, ed io mi sforzavo di rispondergli pacatamente, non dovevo lasciar trasparire nessuna emozione a ttraverso la mia voce. Mentre lui parlava, i miei ricordi con lui, anche i più reconditi, affioravano, mi attanagliavano il pensiero, erano un misto di rabbia e odio. Mi bruciano ancora i suoi schiaffi sul mio viso. Ma poi è subentrata la mia razionalità in quei momenti, non ho lasciato trasparire questi infimi sentimenti. Ci siamo salutati cordialmente,come se nulla fosse. Mi sono ritrovata stanca alla fine, spossata, lo raccontavo a Miriam e lei sempre di spirito battagliero non vi dico cosa dicesse contro di G. Irripetibili epiteti si scagliavano contro di lui, che trovavano anche il mio consenso. Adesso sono sola in questo momento, penso all'episodio, mi sento triste, i brutti ricordi mi affiorano in mente in continuazione. Come vorrei anche solo un'abbraccio, una carezza di chi mi vuol bene senza farmi soffrire. E il mio pensiero corre verso Francesco, così calmo, dolce, paziente, mi fa sentire protetta. Vorrei che mi abbracciasse, che mi accarezzasse i capelli come sà fare lui, per sentirmi amata a riempire il vuoto di questa mia solitudine che a volte mi mette i brividi addosso. Non brividi di piacere, ma di paura. Vorrei che mi baciasse dolcemente, come spesso fa lui, anche senza chiedere nulla in cambio, solo per un mio sorriso.

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