venerdì 4 luglio 2008

Il dubbio

Buon giorno giorno,mi piace iniziare così la mia giornata salutando un altro giorno della mia vita, ho dormito benissimo, mi sento davvero rilassata. Oh la mia miss è già lì che gironzola nella camera, reclama i suoi croccantini! Non vorrei alzarmi, la mia camicia da notte bianca molto bella fascia delicatamente il mio corpo, come se lo abbracciasse, i miei capelli scendono disordinatamente sul mio seno appena scoperto da bretelline cadute sulle mie braccia, le mie gambe scoperte, leggermente abbronzate emergono dalle lenzuola di un letto ancora disfatto, un letto che vede troppa solitudine, che vorrebbe non sogni ma realtà. Mi alzo, uhh, dai mi faccio la doccia e comincio la mia giornata. Amo questa parentesi mattutina che è proprio mia, mi immergo sotto l'acqua che sembra felice di scorrere sul mio corpo, scende giù fresca e carezza dolcemente il mio seno e le mie cosce, scorre sulla mia schiena creandomi piacevoli brividi che la percorrono tutta, sul mio ventre che insapono delicatamente... il mio ventre si, quello che credevo un giorno potesse essere la culla del mio bambino, penso a quanto G.era felice, non stava nella pelle per la notizia. G. in quel periodo era cambiato molto,sembrava mi avesse perdonata ed io ero più serena, ormai assecondavo la sua felicità, ero quasi rassegnata, mi copriva di attenzioni, regali, non mancava giorno che non mi portasse una rosa; insomma era un altro, ed io pensavo fra me e me...Gioia vuol dire che questa era la strada giusta!Una sera decidemmo di uscire con i suoi amici, al solito i suoi. Io indossai un abito color rosa pastello con una lieve scollatura sul petto, l'abito aderiva al mio corpo in maniera elegante, una giacca quasi dello stesso colore dove appariva una delicata fantasia di piccoli fiori in tinta. I capelli li avevo lasciati sciolti e scorrevano sulle mie spalle come onde, un delicato trucco completava il tutto. Stavo davvero bene e non mancarono discreti e piacevoli complimenti da parte degli amici. G. mi guardava con sguardo dolce e appassionato, era da un pò che non facevamo l amore e capiì che mi desiderava. La serata fu piacevole, cena, chiaccherata, risate allegre; quando la cena finì, mi chiese di andare a casa sua. Io acconsentì. Arrivammo e G. mise subito della musica, io mi accomodai sul divano e lui mi offrì il mio Martini. Mi lasciai andare con la testa appoggiata sullo schienale,volevo assaporare il mio drink... chiusi gli occhi, la musica mi cullava dolcemente. Lui si avvicinò a me, mi tese la mano, io mi alzai e cominciammo a ballare; mi cingeva i fianchi, mi baciava sul collo, sussurrava parole dolci all'orecchio ed io mi lasciavo andare: poi cominciò a togliermi la giacca, la buttò sul divano, mi guardava e mi diceva "come sei bella ,sei la mia perla amore" mi sentivo serena non volevo ricordare il passato e mi abbandonai a lui. G. cominciò a spogliarmi, con garbo, come se non volesse sciupare nemmeno un attimo di quella serata con me. Fece scendere piano la cerniera che chiudeva il mio vestito alle spalle, non me lo tolse subito, ma cominciò a baciare le mie spalle; le sue labbra mi infondevano piacevoli brividi lungo la schiena, questa sensazione mi piaceva, poi piano piano fece scivolare giù il vestito. La mia lingerie di seta e pizzo nera lasciava trasparire i miei capezzoli che sembrava volessero uscire fuori dalla seta, il mio pube si intravedeva da sotto il pizzo dei miei slip, lui mi guardava e sorrideva; io allora cominciai a spogliarlo, come facevo una volta con delicatezza, per vedere il suo corpo emergere piano piano da sotto la camicia ,e lo baciavo sul collo, sul petto, le mie mani sfioravano la sua schiena e lui mi stringeva dolcemente. Gli mordicchiavo i capezzoli, l'orecchio, le mie labbra lo sfioravano sugli occhi, le mie mani fra i suoi capelli, lo avvicinavo a me, lo baciavo... lui era dolcissimo. Sganciò la chiusura del mio reggiseno e i miei seni vennero fuori superbi, come dire "baciali ,non ti fermare, aspettano te" e lui li baciava, li accarezzava, la sua lingua giocava con i miei capezzoli provocandomi brividi di piacere. Poi fece scendere giù i miei slip lentamente sulle mie gambe, nel frattempo mi baciava, le sue mani scivolavano sui miei fianchi e scorrevano sulle mie cosce. Io lo baciavo, lo spogliavo dei suoi boxer, il suo sesso mi desiderava ed io... lo accarezzavo, lo baciavo, era così bello sentirsi desiderate. Poi G. si mise seduto su una sedia e mi invitò ad amarlo su di lui. Io allora mi lasciai andare. Siii era bello stare su di lui, lo sentivo... appassionato, non smetteva di baciarmi, cingeva i miei fianchi che aiutava nell'amplesso, i miei seni contro il suo petto, lo sentivo tutto dentro di me, come a fonderci in un corpo solo. Quella sera fu bellissimo, ci amammo come era da tanto che non lo facevamo, forse avevo davvero sbagliato con lui..

1 commento:

Anonimo ha detto...

Scusa Gioia, cercherò di essere piu' cortese possibile. Ma sei cretina o cosa? E' possibile che per gusto di esibizionismo, arrivi a diventare cosi idiota? un bacio