venerdì 10 aprile 2009

Una mano tesa verso la luce

Questa pagina è dedicata a tutti coloro che in questo momento soffrono e vivono la tragedia del terremoto in Abruzzo e a tutti coloro che non ce l'hanno fatta a sopravvivere a un tale evento catastrofico. Nei loro sguardi attoniti si può leggere tutta l'angoscia ed il terrore che rimarrà scolpito per sempre dentro di loro. Un pensiero ed un bacio a quella ragazza che per quattro interminabili giorni è rimasta sotto le macerie a testa in giù, che non si rendeva conto del tempo che passava, che ha convissuto e lottato contro la morte; chissà cosa pensava, chissà la paura come l' attanagliava, da sola sotto un cumulo di macerie era lì ad aspettare che una mano dal cielo l'estraesse per riportarla alla luce del sole; a quella mamma che è stata trovata senza vita abbracciata ai suoi bambini, come un ultimo abbraccio, per non lasciarli soli nel cammino per un'altra vita non terrena; a quegli studenti, che erano lì venuti anche da altri paesi per studiare in Italia, che speravano in un futuro migliore e invece sono stati sepolti con tutti i loro desideri e le loro aspirazioni, in un minuto è stata spazzata via la loro vita. A quei bambini, anche loro vittime innocenti di un atroce destino, che non giocheranno più, non avranno più le coccole della loro mamma, non conosceranno mai le gioie e i dolori della vita. Io sono siciliana, ho conosciuto e vissuto il terremoto, in quei momenti non sai come fare, sembra che le forze scatenate della natura ti vengano addosso, non riesci a scappare, è come se mille mani ti trattengano, la paura è tale che solo un enorme sforzo per istinto di sopravvivenza ti dà la forza di riuscire a metterti in salvo, per chi ha la fortuna di farlo. Un grazie a tutti i soccorritori, che mettendo a repentaglio anche le loro vite si stanno prodigando incessantemente a dare aiuto ai sopravvissuti, quanto amore nei loro gesti: un abbraccio, una carezza, in questi momenti vale più di tutto l'oro del mondo; per non farli sentire soli, per essere lì con coloro i quali, anche se hanno avuto il dono di non perdere la vita, dovranno affrontare una realtà dura, ricominciare tutto daccapo, perchè hanno perso tutto e sperano tanto nella solidarietà umana che non li abbandoni, per continuare a vivere, per... ricominciare con coraggio e dignità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

gioia , tu hai un cuore immenso .

bacio

D.

Anonimo ha detto...

gioia capisci ora pke' sono pazzo di te......pke' hai una cuore grande.. grande come solo io so.....ecco...grazie di esserci
ba cio......polinesiano tuo

Anonimo ha detto...

Io sono originario abruzzese anche se attualmente sto lontano da Aquila, ma i miei pensieri sono co queji che soffrono in questo momento con davanti aji occhi immagini terribili e devastanti.
E' adesso non nascondiamoci dietro un dito. Non parliamo di fatalità. Nu arziamo le braccia. In un paese geologicamente giovane come l'Italia un sisma come quello de Aquila è un evento inevitabile. Ma la gravità delle sue conseguenze è anche fija dell'ignavia mostrata con varie declinazioni ma una stessa intonazione da tutti i governi italiani nei confronti della prevensione sismica.
Mia Gioia,invece delle parole occorrono i fatti e tutto questo nu sarebbe mai successo!
Ciau, Alessandro!!!