mercoledì 6 maggio 2009

La piccola Gioia - seconda parte

Ma cosa pensavate che io fossi solo tutta riflessioni e libri ?? Nooo! Per niente, anzi... vi voglio racontare qualche espisodio della mia infanzia ed un pò di me, per darvi un'idea di come fossi "riflessiva". Da piccola frequentavo un istituto di suore molto noto a Catania, era gestito da suore ferree, era d'obbligo la "divisa scolastica", un completo composto da una gonnellina a pieghe bleu, camicina bianca con collettino rotondo e giacchetta con taschino dove mamma aveva ricamato le mie iniziali. Com'ero dolce, seriosa nella mia divisa... sembrava portassi un peso addosso, non era per me la divisa! Ero una bambina, non sapete come io sorrida mentre ricordo, ero una bambina educata, rispettosa, sempre pronta ad aiutare la compagna di banco, silenziosa, attenta... ma che, proprio per niente!! Non è che non stessi attenta, anzi, fissavo la suora negli occhi, tanto da sembrare molto interessata alla lezione, ma la mia testa se ne andava altrove... non era colpa mia, giuro! Lo facevo senza accorgermene, ma suor Nina se ne accorgeva e mi "trillava" con un richiamo ad alta voce che sembrava una scossa nel mio cervello, pensavo che forse era meglio se si fosse data alla lirica... faceva certi acuti!! Insomma mi strillava, non riusciva a capirmi, la mia mente andava oltre... pensavo "ma quando la finisce??". Ricordo la mia compagna di banco, si chiamava Rosanna, aveva il viso di quelle che proprio non volevano far niente e cercavano di fregare il prossimo, suor Nina l'aveva messa vicino a me, diceva che dovevo aiutarla certe volte... ma certe volte!!! Lei voleva che svolgessi anche tutti i suoi compiti, mi copiava i problemi e mi tirava anche le trecce se non l'aiutavo, insomma una sfaticata, mi aveva scambiata per una missionaria, tutta dedita ad aiutare! No, per niente, io per dispetto le prendevo la merenda dallo zaino, almeno mi facevo pagare i servizi resi! E poi piangeva sempre, era una vera lagna! Due della mie insegnati erano davvero "una strana coppia", ricordate Stanlio e Ollio? Identiche, solo che erano vestite da suore. Una magrissima, Suor Chiara, smunta in viso, con l'aria svanita, occhialini rotondi neri sul naso, l'altra grassa, suor Giovanna, con il viso cicciotello e due guance rosse che pareva avesse preso un colpo di sole in viso, che incorniciato dalle fasce bianche del copricapo talare sembrava che potesse esplodere da un momento all'altro. Non mi capacitavo come potesse essere così, diciamo "rotondeggiante", la mia curiosità innata non mi dava pace, dovevo capire perchè fosse così diversa da Suor Chiara, così mi infilaì sotto le sue vesti, dovevo constatare personalmente!... Non vi dico che scandalo! Ricordo come fosse adesso, lei si divincolava, alzava le sottane, gridava "esci subito Gioia", gridava come se le si fosse infilato un topolino sotto l'abito talare, io per la paura mi aggrappai ad una sua gamba che sembrava un cosciotto roseo, pensandoci sorrido, avevo profanato le sottane di Suor Giovanna! Ne seguirono lamentele e rimproveri vari, accompagnate dalla presenza di mio padre che, scusandosi con Suor Giovanna, quasi sembrava volesse sprofondare per l'accaduto... ma cosa pensate fosse stato meglio portarmi il dubbio della differenza di fisico per tutta la vita? Grossi lacrimoni scendevano sul mio viso, papà non sapeva resistermi, lui mi capiva, mi prese in braccio e come per consolarmi mi disse "Gioia, tesoro mio, ma giusto le cosce di Suor Giovanna dovevi andare a guardare? La mia paura è che adesso non ceni per lo spavento!"... e sbuffò in una fragorosa risata. Mi strinse a sè, non sapeva essere severo più di tanto, Dio quanto mi manca! Un bacio papà.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

cara gioia leggo con piacere i ricordi della tua infanzia...quante risate ci siamo fatti mentre ne parlavi...specialmente delle suore .. la scena di quando tu andavi sotto la gonna della suora per vedere cosa ci fosse..ancora ora mi viene da ridere mentre leggo e immagino il tuo viso sorridenta mentre lo scrivi...poi penso alla figura di tuo padre cosi' buono con te ed immagino il velo di tristezza che scende in te mentre ne parli perche' so cosa ha rappresentato e ancora oggi rappresenta....so che ti manca tantissimo ma so che cio' che stai facendo lo rendera' ancora piu' felice.......poi penso e rido alla tua compagna di banco mamma mia quanto era antipatica......bacione

Anonimo ha detto...

bellissimo gio'...bellissimo post ....belle le tue avventure erotiche...ma stupendi questi ricordi della tua infanzia . qualsiasi cosa scrivi riesci ad incollarmi al monitor....
bacio
D.

Anonimo ha detto...

Cara amica piano piano con i tuoi racconti ti conosco sempre di più ora scopro la tua infanzia...e non mi sorprende il tuo atteggiamento verso le due suore ,peperina eri e peperina sei rimasta..nel senso buono naturalmente..Non posso non notare anocora una volta il tuo affiatamento con quell'eroe che era il tuo papà , immagino bene che senti la sua mancanza . ma lui da lassù ti sta vicino..e sicuramente ti ha fatto un applauso su questo racconto..un bacino dal tuo amico sil...