Passavano gli anni, il tempo scorreva inesorabilmente e Giuseppe era sempre accanto a me. Lui gestiva la mia vita in tutto e per tutto. Penserete che non m'importasse, che mi lasciavo trascinare come acque di un ruscello: in effetti ero talmente in simbiosi che non me ne accorgevo. Giuseppe mi comprava anche i vestiti a suo gusto, come se vestisse la sua bambola! Mi teneva lontano dalle mie amicizie, non erano adatte a me diceva, mi lasciò scegliere solo la facoltà che più mi piaceva e che secondo lui era adatta a me, ma solo perchè era quasi al suo livello intellettuale, figuratevi se avessi scelto una facoltà di mediocre interesse culturale! Oggi sapete penso a quei periodi, mi sembrava di essere una farfalla nella sua crisalide, ovvero c'è, esiste, ma è chiusa dentro una prigione e aspetta solo di liberarsi dell'involucro e di "volare" da sola per poter godere delle meraviglie della natura. Mi bastava poco per essere felice, le sue carezze, i suoi baci, stare fra le sue braccia mi faceva toccare "il cielo con un dito", non m'importava altro... e non m'accorgevo che teneva stretta nelle sua mano la mia crisalide! La sua presenza a casa mia ormai era normale, anche il cibo sceglieva per me; io amo il pesce, è uno dei miei piatti preferiti... e lui sapete cosa faceva? Prima di andare a lezione all'università andava alla pescheria di buon mattino e mi comprava il pesce, diceva che "solo al mattino si trova il migliore", lo portava a mamma e la consigliva anche su come cucinarmelo... "qui c'è il pesce pa picciridda mia", così solea dire come a volermi nutrire del suo amore anche materialmente. Mamma sbuffava quando Giuseppe, come anzidetto, le consigliava il modo di prepararmelo, e lei che non bada tanto a certi crismi spesso lo minacciava che glielo avrebbe tirato addosso se non l'avesse fatta fare a modo suo. Mamma gli ricordava che ero figlia sua, e che sapeva bene cosa mi piaceva o meno, con quel sorriso ironico che accompagnava le sue parole e ch dietro nascondeva tanta insofferenza! Poi se avevo una lezione andavamo insieme all'università, ma prima si accertava che avessi un abbigliamento "idoneo"ad uscire... guai a vestirmi a modo mio, se indossavo un panta-collant con sopra un golf molto lungo o jeans e golfini un pò aderenti, il suo commento era sempre lo stesso:"ti sei vestita da stronzetta, lo sai che non mi piace!"... Così, mestamente non replicavo,mi cambiavo, lui mi sceglieva ciò che dovevo indossare e mi stringeva a se baciandomi... "questa è adesso la mia bambolina!".Passiva, cieca, sorda?No! Solo innamorata, al punto da vivere in funzione sua e solo per lui, solo per farlo felice così com'ero io accanto a lui! Sapete mentre scrivo e mi racconto, anche se può sembrarvi strano, mi viene un nodo alla gola, perchè Giuseppe mi amava davvero, di quell'amore folle, ossessivo... ma era davvero amore a modo suo. Amore, con la A maiuscola, perchè spesso è facile dire "Ti amo", per alcuni è solo un modo di dire o addirittura altri lo dicono per ingannare, perchè non sanno cos'è l'amore e non l'hanno mai vissuto, e credono che pronunciare questa parola sia normale in certi momenti... non sanno che fanno peccato offendendo sia il sentimento sia la persona a cui la rivolgi, e rimangono solo persone vuote dentro che l'amore non sanno nemmeno come si scrive!!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
Rieccoti e rieccomi a leggerti con piacere.Sei così brava!Mi sono mancati i tuoi post ma ho capito ti sei presa una pausa.Complimenti ancora e aspetto il prossimo post.Ciao Domenico M
Sono rimasto entusiasta nel leggerti con i tuoi racconti rapisci l'attenzione del lettore.Complimenti continuerò a leggerti.
Cara amica finalmente ho trovato il link per leggerti e scrivere il mio pensiero....Gioia mia in quel momento il tuo cuore era preso dalle attenzioni che ti trasmetteva Giuseppe .era un momento magico che tutti avremmo voluto vivere....tu lo hai vissuto, distaccandoti un pò dalla realtà, ma ciò non significa che si deve avere rimorsi,quel periodo della tua vita eri felice....questo è importante, poi la tua bella persona che sei ti ha riportato alla luce...Comunque credo che sia un bel ricordo, eri giovane e innamorata e il tuo cuore ha agito di conseguenza....continua a scrivere Gioia , io ti leggo molto volentieri, lo sai, il tuo amico sil...
come al solito leggere i tuoi post è eccezionale e voglio commentarti solo con questa frase che credo sia ad hoc....sostituisco solo la parola felicita' con donna.....
" la donna è come una farfalla...se la stringi troppo muore....ma se la lasci se ne va...accarezzala e sara' sempre con te.."
un bacio
D.
Amare è dare all’altro nn 1 dono di sé, ma sé stesso in dono.
Bello! molto bello! complimenti!
e mi riferivo a come scrivi.. per il resto posso solo dire che non era amore vero.. perchè amare significa anche dare i propri spazi alla persona che si ha accanto. Qualche volta anche se "la mia" Valentina si veste un pò più da "stronzetta" la lascio fare perchè è comunque un suo modo di esprimersi e la amo anche per quello.. poi ovvio che se va in giro mezza nuda non sono d'accordo :)
Posta un commento