domenica 23 novembre 2008

Ninna nanna per l'ultima volta

Rieccomi, è appena l'alba, fa freddo, i tenui colori della luce del nuovo giorno faticano a farsi strada dalle tenebre della notte. Soffia un forte vento, che scuote e piega gli alberi che sembrano inchinarsi alla forza della natura. Non si sente nemmeno il fragoroso cinguettio degli uccellini che di solito mi augurano il buon giorno. Sono tornata a casa mia, sono nella mia camera fra le mie care cose, tutto mi appare un pò cupo; ma non è la mancanza delle prime luci del giorno a rendere l'atmosfera cupa, è la tristezza che fa da "padrona" in questo periodo in questa casa. Stanotte non sono state le chiacchere sommesse dei miei fratelli al ritorno di qualche serata passata allegramente con gli amici a svegliarmi, ma le grida di dolore di mio padre, che combatte una guerra già persa per la vita. Io gli sto vicino, lo accarezzo e lo bacio sulla fronte, su gli occhi , come piace a lui, ma il suo viso contratto dal dolore a malapena riesce a percepirlo. Vedo mia madre stanca, mi è apparsa anche invecchiata, è la sua ombra, soffre come lui e forse di più, il suo è un dolore che non ha nessuna medicina per aiutarla. Lei gli sta accanto, ad ogni lamento, ad ogni smorfia di dolore, gli prende il viso fra le mani, lo bacia dolcemente, le sue labbra sembra volessero raccogliere una parte delle sofferenze del suo amore che vede spegnersi giorno dopo giorno, il suo senso di impotenza è immenso. La malattia ha logorato il fisico di mio padre, quello che una volta era un uomo possente, atletico, forte adesso è quasi inerme. Un fisico magro minato dal male, sembra quasi che potrei prenderlo in braccio. Si, lo farei, lo vorrei tenere fra le mie braccia e cullarlo come faceva lui con me, cantargli una ninna nanna per farlo addormentare; ma non come lui faceva con me che poi mi metteva nel mio lettino con la mia bambola preferita vicino, no, io lo cullerei per farlo addormentare.... per sempre, per non vederlo più soffrire. Gli canterei una dolce ninna nanna per l'ultima volta, lo bacerei sugli occhi e sulla fronte e lo affiderei alle braccia di Nostro Signore. Capisco solo adesso cosa sia l'eutanasia, è solo un atto d'amore. Sto piangendo sapete, a stento riesco a digitare, non pensate che sia cattiva o stolta, è solo il grande amore che ho verso di lui che mi fa desiderare tutto questo!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Gioiella,
parlare della morte non è facile. Fa parte di queji argomenti che ognuno di noi cerca sempre di sfuggire, sperando in tal modo di esorcizzarla. La nostra società, basata sulla produzione, sul benessere a tutti i costi, sul rifiuto der dolore, ci porta a non affrontare più l'idea della fine della vita, che è intrinseca all'esistenza di ogni essere umano.
L'esperienza di una malattia grave scatena dei sentimenti difficili da esprimere in poche righe.Le implicazioni psicologiche della lunga malattia che porta sofferenza non solo ar malato, ma a tutte le persone che lo circondano ci si deve imbattere in una serie di emozioni che vanno dalla speranza alla rassegnazione.
Spero mia Gioia che la società dia nuovamente valore alla morte, come quarcosa di naturale che fa parte della vita.
La vita va avanti, ciau, Alessandro!!

Anonimo ha detto...

dolce cara gioia è siria che ti scrive..Tu non sei affatto cattiva, solo chi non le passa certe situazioni non le può capire e si permette di giudicare.Fai quello che stai facendo,stai vicino a tuo padre che seppur stà soffrendo il tuo amore lo sente.Avrei voluto tanto che almeno per questo aspetto io e te non vivessimo simili dolori...purtroppo ti posso comprendere bene.Io avessi potuto fare un simile regalo a mia madre lo avrei fatto, ma io non sono suo marito e conto meno di zero per la legge.Ti mando un dolce bacio sulle lacrimucce che ti scendono...ciao tesò

Anonimo ha detto...

non avrei mai voluto che tu scrivessi un post del genere , non per non leggerlo , ma per evitarti le sofferenze che hai provato mentre lo scrivevi ,capisco il tuo dolore e ti sono molto vicino , in questo momento è il grande amore che hai per tuo padre che ti fa dire certe cose e le condivido , gioia in questi momenti le cose che si dicono possono sembrare scontate , banali , ma tu sei forte è la vita continua , non mollare.
sono vicino a te.
un bacio....tvb
d.

Anonimo ha detto...

Cara amica,dopo tanto tempo torno a leggerti e trovo questi ultimi due racconti che non avrei mai voluto leggere, e non sapevo del dramma che stai vivendo tu e la tua famiglia. in questi momenti mi viene un blocco psicologico e non riesco a dire niente,ma come dici tu nel racconto non servirebbe a nulla. Voglio esserti vicino moralmente visto i 1200 km che ci separano , ma una cosa posso e voglio dirtela, FATTI CORAGGIO, anche se sono sicuro che non ti manca. Sono due parole che ho apprezzato anchio quando questo dramma l'ho vissuto tanti anni fa.Questa è la vita cara Gioia e dobbiamo andare avanti , è anche quello che vorrebbe il tuo caro Papà. con affetto e un mondo di bene il tuo amico sil....

Anonimo ha detto...

....finche' c'e' vita ricorda c'e' sempre speranza..tutto quello che si deve fare e' dargli amore e un sorrise non per guarire la sua sofferenza ma per alleviarla...un bacio gioia

Anonimo ha detto...

ciao, immensa, tenera cara gioia
non voglio fare il solito commento critico... non me la sento dopo aver letto questa pagina che gronda pianto e dolore... solo chi nn ha vissuto certe esperienze nn può capirla. In questa pagina ci sei tutta, con la tua dolcezza di figlia,con la nostalgia della bambina coccolata dalle tenere braccia di tuo papà, con il tuo sterminato dolore per una vita che lenta e inesorabile si spegne. Accanto a quel letto, nel gesto sublime della fglia che bacia il padre tormentato dalla sofferenza, vedo il gesto non più di una donna, di te gioia, ma di un angelo che vigila accanto al papà che sente ancora il bisogno delle carezze e dei baci, per sentirsi ancora vivo alla vita, per sentire più lento il peso di una pena indicibile... tu sei l'unico amore di tuo padre... egli aspetta da te ancora amore... così come facevi quando eri bambina... forse questo tuo amore lo salverà dalla tristezza della fine..,
ciao con immenso affetto
il tuo prof.