sabato 1 novembre 2008

Un cielo pieno di stelle - Prima parte

Oggi non si lavora, ho deciso di ripassare qualcosa, tra breve avrò l'esame orale ed è una materia piuttosto difficile. Miriam è uscita con Giulio, io sono rimasta a casa con la mia Miss, la mia dolce gattina, quella che mi porta come regalo un grillo al giorno... che carina!! Indosso un abito da mattina molto semplice, lana leggera di un bel colore azzurro, si modella sul mio corpo come un morbido guanto su una mano. Calzo comode e calde pantofoline rosa, ho raccolto i miei capelli con un nastro di velluto rosso che spicca vivacemente fra i miei capelli mori. Oggi la mia cameretta non è un" campo da guerra" come direbbe mia madre, ho rimesso un pò in ordine in previsione del fatto che avrei dovuto dedicarmi allo studio di questa materia un pò ostica. Mi accomodo sulla mia poltroncina, una vecchia poltrona rimodernata con gusto con una tapezzeria di un bel colore rosa antico, adornata da alcuni deliziosi mazzolini di fiori che la rendono allegra ed invitante allo sguardo, e che io devo sempre dividere con la mia Miss che non la vuole mai mollare! Mi abbandono su di essa, le mie braccia comodamente stese sui morbidi braccioli, il mio libro sulle gambe... ok, iniziamo a studiare, basta perdere tempo! Sfogliando il libro ecco che scivola una foto sul tappeto, la raccolgo distrattamente, poi la osservo con più attenzione... è una foto in compagnia delle mie amiche universitarie, tra loro ce n'è una che a cui ero affezionata tanto: Stella. E' una cara ragazza, mia coetanea, ricordo ancora molto bene il suo aspetto: alta, sottile, bella, una cascata di riccioli fulvi con un visino delicato dove si distinguevano chiare alcune efelidi che le donavano tanto e due occhi vivaci color dei prati in primavera. Stella, come desidererei riabbracciarla. Ricordo che si sposò giovanissima, si era invaghita di un giovane suo coetaneo e un giorno si accorse di aspettare un bambino: da noi, in Sicilia, è tacito che se ciò avviene le nozze sono inevitabili... e così fu per lei. Convolò a nozze, in una fredda mattinata di Dicembre: apparentemente un bel matrimonio, ma io sapevo che era solo coreografia, tutta una montatura per dare un cognome al bambino che sarebbe nato di lì a breve. Conoscevo le sue incertezze ed i suoi dubbi, ma lei dovette cedere per il bene del suo futuro figlio. Indossava, quel giorno, un abito semplice ma molto elegante, un pò vaporoso per nascondere la maternità, il colore fulvo dei suoi riccioli risaltava sul candore del vestito, a malapena il candido velo corto riusciva a coprire il colore acceso dei suoi capelli che scendevano a cascata sulle sue spalle. Lui un bel giovane, con la faccia da ragazzaccio immaturo, con una bella bocca dalla quale spiccavano dei bei denti bianchi, occhi scuri come i capelli ed un sorriso allegro da bambino che non si rendeva forse neanche conto del passo importante che stava per compiere. Stella ebbe una bella bambina di li a poco, una bambola dai capelli rossi e dagli occhi verdi come lei. Il suo matrimonio non andava bene e lo si capiva, troppe volte si abbandonava ad un pianto a dirotto attribuendolo alla maternità che procedeva un pò difficoltosamente; ma dietro quel pianto, io lo sapevo, si nascondeva la sua incertezza e le incomprensioni con il marito che Stella spesso mi confidava. Un giorno mi venne a fare visita con la sua splendida bambina, Eliana. Bella come il sole al tramonto, di cui i suoi capelli sembravano prendere i colori caldi e i toni di fuoco, con un viso che pareva di porcellana, le sue manine sembravano morbidi cuscinetti rosati e la sua pelle profumava del classico odore dei neonati, quel leggero profumo che emana una pelle delicata e ben detersa di bimbo. Stella quel giorno era fremente, era da tanto che non la vedevo così, i suoi occhi sembravano riflettere la sua euforia, brillavano di luce viva e pareva avesse due smeraldi lucenti che si stagliavano nel suo roseo viso, i suoi riccioli fulvi che le scendevano lungo il viso le davano un'immagine come fosse una preziosa bambola antica. Mi confidò che si era innamorata! Io non mi stupii più di tanto, era inevitabile, Stella non era mai stata convinta del passo che le era stato imposto e il suo matrimonio stava naufragando. Mi parlava del suo nuovo amore, era raggiante, mi raccontava delle interminabili telefonate dove si promettevano amore e sogni; si, sogni, perchè anche lui era sposato! Non tentai nemmeno più di tanto di dissuaderla, Stella parlava del suo nuovo amore con un'enfasi tale che sembrava fosse sospesa tra cielo e terra. La sua dolce bambina, ogni tanto, dalle mie braccia, le tendeva le manine; ma lei era come se fosse in un altro luogo, il suo corpo era con noi ma la sua mente e il suo cuore erano vicini al suo amore. Era decisa, sembrava come se si fosse rivestita di una forza che solo l'amore può dare, quella forza che io ben conosco, che ti fa combattere contro tutti, che ti fa "scalare le montagne" per raggiungere un solo obiettivo... la felicità! Come era bello ascoltarla, parlava di lui come fosse l'unico uomo al mondo, lo descriveva bello, alto, mi diceva anche di un simpatico codino con cui raccoglieva i suoi capelli castani un pò lunghi e che lei si divertiva a sciogliere ogni volta che le era vicina. Mi parlava dei suoi occhi che brillavano di luce, di quella luce di cui solo uno sguardo innamorato si illumina; mi diceva delle parole romantiche che lui le sussurrava, parole che la facevano sognare e che lei aveva dimenticato sentirsi dire. Le diceva "Tu sei la mia Stella ed io il tuo cielo, e nel cielo pieno di stelle tu, amore, sei la più splendente".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

gioia , tu saresti in grado di far diventare stupenda , anche una cosa insignificante se la descrivessi ,brava , riguardo al tuo modo di scrivere non so piu' quale parola usare per farti i complimenti, ne dovrebbero inventare una nuova . sai la storia di questa tua amica mi ricorda qualcosa e mi ha fatto intristire un po' , ma pensando alla tua voglia di vivere la vita , mi sono subito ripreso .
come sarebbe bello poter fare quello che veramente si vuole...vero gio'?
un bacio
devil

Anonimo ha detto...

Perché al mondo ci sono
infinite ingiustizie,
perché è raro scoprire
la dolcezza delle persone,
perché trovare un’amica
eccezionale è quasi impossibile,
cercheremo di scoprire
tutte le cose migliori,
lotteremo con tutte le forze
per conquistare un’amica particolare,
non lasceremo nulla al caso,
troveremo una persona unica,
cercheremo di tenercela stretta!
Perché persone come te
non né esistono,
perché la tua semplicità
rende tutto più bello,
perché sei veramente fantastica!gioia,sai il tuo racconto mi rispecchia molto mi piace leggerlo ma mi porta malinconia,rabbia e tanta tristezza,ma come sempre e un piacere leggere i tuoi racconti baci piccola e come sempre ti auguro tantissima serenita' BACI BELLA STELLA A TE AMORE Vorrei entrare nella tua mente, vorrei spiare nel tuo cuore, vorrei essere nei tuoi occhi, vorrei svegliarmi, un giorno, e trovarti accanto a me; vorrei vedere, un giorno, il mio sguardo riflesso nel tuo; vorrei saperti solo mio, vorrei baciarti al mattino, vorrei dirti che ti amo da morire ogni giorno, ogni istante, ogni secondo. Vorrei svegliarmi, un giorno e scoprire che tutto questo è Realtà... ti amo!

Anonimo ha detto...

Ciao Sorellina...
dopo aver letto questa prima parte l'unica cosa che mi viene in mente sono 2 parole classiche di un gioco da tavolo....COLPITO ed AFFONDATO!!!
Avevi ragione tu...questo pezzo,, mi ha preso più di altri ed i commenti ricevuti, fino ad adesso, non fanno altro che prendermi ancora di più.
Certo che la vits è proprio strana...quando tutto sembra girarti contro, quando ormai anche il più ottimista ha perso le speranze...ecco un raggio di sole che illumina il tuo sentiero e ti permette di andare avanti col sorriso in viso, anche in giornata che sembrano buie!!!
Auguro tanta felicità alla tua e alla mia STELLA...la stessa felicità che provo io in questo periodo.
TVTB GIOIUZZA MIA! Baci Anonimo.

P.S. Amò che dire di più...se non ripetere parola per parola ciò che hai scritto tu!!! Come ti ho detto ormai fai parte di me...ed è una sensazione bellissima!!! Ti Amo e ricordati che non sei sola...io per te ci sarò sempre e comunque.
Sarà pure raro...ma ho scoperto una persona fantastica conoscendoti Principessa Mia. Baci Baci

Anonimo ha detto...

Cara gioia...è la sira che ti scrive..Questo pensiero è rivolto al tuo penultimo pezzo...sai cara io posso capirti molto + di quello che immagini.
A mio avviso a questa personcina del passato ci farei una bella diffida..perchè ci sono tutti i segnali di una bella e buona violenza.
Anche io ho cambiato regione...ma per l'uomo che mi ha generata..che non considero mio padre..un padre non le fa certe cose..una bestia si.
Anche io sono invasa da quella sensazione di paura e di freddo dentro e se pur voglio bene al mio compagno non riesco a fidarmi di nessuno pienamante...nemmeno di lui.
Ricorda che ti sarò sempre vicina..ti mando un caldo abbraccio

Anonimo ha detto...

Gioia,
l'amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci vorte nella vita:ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L'amore può condurci all'inferno o al paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. E' necessario accettarlo, perchè esso è ciò che alimenta la nostra esistenza. Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutta: non avremo er coraggio di tendere la mano e di cojerli. E' necessario cercare nell'amore là dove se trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e tristezza.
Perchè, ner momento in cui partiamo in cerca dell'amore, anche l'amore muove pe venirci incontro.
E ci salva!!!!
Bonagiornata, ciau, Alessandro!!